Deve ancora compiere 30 anni ma ha una carriera alle spalle che l’ha portata già a recitare per molti big della regia, senza contare il periodo d’oro che sta vivendo ultimamente.

Jessica Henwick, attrice britannica, nata nel Surrey, con origini orientali (la mamma è di Singapore), che il grande pubblico ha conosciuto e apprezzato nei panni di Nymeria Sand nella serie HBO Il Trono di Spade, è stata infatti contesa per ruoli molti importanti, tanto da arrivare a un bivio cruciale: scegliere se entrare nel cast di Matrix: Resurrection, il quarto capitolo della saga con Keanu Reeves e Carrie-Ann Moss, o proseguire con l’universo Marvel, dove si è fatta conoscere  come interprete di Colleen Wing nella serie televisiva Iron Fist, e accettare di girare Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli.

Alla fine, la sua scelta è caduta su Lana Wachowski, che è tornata dietro la macchina da presa – stavolta senza la sorella Lily – per raccontare il quarto capitolo della saga che ha per protagonisti Neo e Trinity.

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“Gli studios sapevano delle offerte – ha spiegato a Entertainment Weekly – ed entrambi mi hanno offerto il ruolo con la clausola che avrei potuto fare un provino solo per l’una o l’altra parte. Senza alcuna garanzia che avrei ottenuto nessuna delle due. È stato davvero un momento pillola rossa, pillola blu per me”.

Come detto, Henwick ha optato per Matrix, dove interpreta Bugs, una misteriosa donna dai capelli blu e il tatuaggio di un coniglio bianco – nella realtà virtuale di Matrix –  che riporterà Thomas Anderson-Neo nella “tana del bianconiglio” (gli appassionati della saga sanno di cosa stiamo parlando). Bugs rappresenta una sorta di “occhi del pubblico”, nella pellicola, e insieme al nuovo Morpheus ( Yahya Abdul-Mateen II), tenterà di riportare Neo nel mondo parallelo per salvare, ancora una volta, l’umanità.

E pensare che, al momento dell’uscita del primo film della serie, nel 1999, Henwick non era che una bambina.

 Ero in Malesia, a casa di un amico di famiglia e avevo sentito parlare di Matrix molte volte prima, ma non l’avevo mai visto – ha raccontato a Vulture – Ne ho trovata una copia ed ero troppo piccola per guardarla, ma l’ho inserita e ne sono rimasta affascinata. Si è davvero impresso nella mia mente. Non avevo mai contemplato l’idea che la realtà che abbiamo sotto gli occhi possa essere solo un costrutto della nostra mente.

Il momento speciale per Jessica Henwick però non finisce qui: è infatti anche doppiatrice della serie animata Blade Runner: Black Lotus, ambientata a Los Angeles nel 2032, dove Elle (doppiata appunto da Henwick ) si sveglia senza ricordi ma in possesso di abilità mortali che la faranno ripensare al modo di vedere se stessa. Anche in questa scelta hanno pesato molto le ragioni “del cuore”.

Mio padre adora Blade Runner e citava il monologo della pioggia a me e ai miei fratelli. Alla fine, per noi è stato come chiedergli ‘Ok, adesso devi farci vedere quello di cui parli perché altrimenti nessuno di noi capirà di cosa stai parlando’. Non so quanti anni avessi, forse 12 o 13. Mio padre mi ha fatto sedere e ricordo di essere rimasta sbalordita. Non avevo mai visto niente del genere. Rimane con te. È un film così inquietantemente bello. Davvero non è invecchiato per me. L’ho guardato di nuovo, un paio di anni fa, e ho pensato: ‘Sì, è ancora fantastico’.

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