"Sua figlia non sopravviverà che poche ore alla nascita": è una di quelle sentenze che uccidono, insieme alla speranza, una parte dell'animo dei genitori. Ma la piccola Jones Abigail ha sfidato ogni verdetto: è nata, ha mangiato, ha preso peso e ha restituito coraggio ai suoi genitori, che hanno chiesto un secondo parere medico. Ed ecco com'è andata...
Una doccia fredda. Gelida. Una bimba che sta per venire alla vita tra la felicità dei genitori stroncata dal verdetto dei medici: “Vostra figlia è affetta da un tumore inoperabile al cervello. Non sopravviverà che poche ore, al massimo pochi giorni“. È la tragica notizia che i medici hanno comunicato ai genitori di Jones Abigail ancor prima che la piccola venisse alla luce.
La storia potrebbe sembrare tristemente finita qui. E invece no: la piccola Jones Abigail, ora perfettamente sana, ha vissuto in due mesi molte più esperienze di quelle che sono accadute a tante di noi nell’intero arco della vita.
I genitori – originari di Jacksonville, in Florida – infatti non si sono rassegnati, e hanno richiesto un secondo parare a Boston, che ha regalato a Jones la possibilità di rinascere.
Trascorrevamo giornate intere a guardarla con meraviglia e stupore, ma allo stesso tempo con un dolore viscerale dentro di noi,
ha dichiarato a WCWB il papà di Jones, Stephen. I Jones, rispetto alle notizie che avevano ricevuto dai medici, non potevano far altro che prepararsi per il funerale – anche perché nel frattempo a Jones pare fosse stata diagnosticata anche la sindrome di Down -, tanto che avevano già fatto tutte le foto con i parenti per l’album di famiglia.
Ma qualcosa di inatteso – di molto più che inatteso, potremmo dire addirittura miracoloso – è accaduto: non solo Jones ha smesso di peggiorare, ma ha iniziato addirittura a migliorare.
Mangiava. Prendeva peso il suo aspetto sembrava ottimo. Stava rifiorendo. Non era certo una bimba a un passo dalla morte,
ha ripreso mamma Erika.
Tutto era così strano, e tanto contrastante con la sentenza iniziale, che la famiglia di Jones ha osato riprendere a sperare e ha deciso di rivolgersi a un ospedale di Boston per avere un secondo parere.
Alcuni tumori possono sembrare maligni, ma in realtà non lo sono. Secondo noi non c’erano evidenze a sufficienza per comminare alla bimba una condanna a morte. Così ho detto alla famiglia. ‘Perché non venite qui, e non proviamo a dare un’occhiata alla cosa e magari proviamo a uscirne?’,
ha affermato il Dr. Alan Cohen, primario di Neurochirurgia Infantile all’ospedale dei Bambini di Boston. La scorsa settimana, dunque, la famiglia Jones ha viaggiato sino a Boston.
Abbiamo ripetuto la risonanza magnetica, che ancora una volta sembrava confermare i miei sospetti che il tumore non fosse maligno. Abbiamo operato Jones attraverso una craniotomia frontoparietale sinistra e rimosso il tumore, che, di fatto, era benigno. E non credo si riformerà,
ha aggiunto il Dr. Alan Cohen.
L’intervento chirurgico di giovedì scorso è riuscito alla perfezione: il tumore, in effetti, non era né maligno, né inoperabile né tanto meno incurabile.
Lo raccontavamo alle persone, e nessuno riusciva a crederci,
ha raccontato commosso papà Stephen.
Quando il Dr. Cohen è uscito dalla sala operatoria e ha detto ‘Ce l’abbiamo fatta’ ci siamo sentiti quasi come se Jones fosse nata per la seconda volta,
ha aggiunto mamma Erika.
Lunedì Jones Abigail è stata dimessa dall’ospedale dei bambini: la famiglia Abigail rimarrà a Boston ancora per qualche giorno per i controlli post-operatori di routine.
Sulla pagina Facebook Abigal’s Joy – una pagina con i costanti aggiornamenti e progressi di Jones – i genitori, tra i vari post, hanno pubblicato il seguente:
Lodando il signore stamattina ero così piena di gioia che a malapena riuscivo a respirare, guardando la mia stupenda bambina. Non avremo mai parole a sufficienza per dire cosa abbia significa per noi l’ospedale di Boston, ha cambiato la nostra famiglia e le nostre vite per sempre. Saremo eternamente grati.
Del futuro, Cohen ha detto:
La sua prognosi è eccellente. Questa è una storia con un inizio molto triste e un finale molto felice.
Forza, piccola Jones, in soli due mesi hai combattuto come una vera guerriera. Ora ti auguriamo una vita serena, contraddistinta dalla tua incredibile forza, accanto ai tuoi genitori e a tutti coloro che ti vogliono bene!
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