Rapimento sempre più probabile per Kataleya Chicillo Alvarez, la bimba scomparsa a Firenze

"Il rapimento diventa sempre più probabile", le dichiarazioni di Gabriele Vitagliano, comandante generale dei carabinieri di Firenze, in merito alle ricerche di Kataleya, 5 anni, scomparsa sabato 10 giugno 2023 nel cortile dell'ex hotel Astor di Firenze dove viveva con la madre.

Si profila con sempre maggior forza l’ipotesi del rapimento nella storia di Kataleya Chicillo Alvarez, la bambina peruviana di 5 anni scomparsa sabato scorso dall’ex hotel Astor di via Maraglino, a Firenze, dove viveva assieme alla madre Katherine Alvarez e ad altre cento persone circa che hanno occupato lo stabile.

Nella giornata di ieri le ricerche sono state dichiarate ufficialmente concluse, ma ora i carabinieri stanno indagando per sequestro di persona; la procura fiorentina sta infatti esaminando alcuni elementi a disposizione e ha ipotizzato un sequestro a scopo di estorsione o vendetta.

Tra gli elementi considerati, ad esempio, la telefonata ricevuta da un’amica di Katherine Alvarez, Isabel, in cui una voce sudamericana avrebbe detto “Kata è con me”; c’è poi un filmato, registrato da una telecamera di sorveglianza, che inquadra l’ingresso principale dell’ex hotel e che ha ripreso anche la bambina tra le 15:00 e le 15:15, e un altro, preso dalla telecamera montata su un palo all’incrocio, che inquadrerebbe una persona che cammina con qualcosa, che potrebbe essere una bambina, al suo fianco.

La procura ha ipotizzato anche il reato di abbandono di minore per lo zio della piccola Kataleya, Abel, che doveva badare a lei mentre la madre rientrava al lavoro. Lo stesso Abel Alvarez sarebbe finito, come riporta Il Resto del Carlino, al centro di un caso per aver spinto di sotto un’altra persona durante le liti per l’occupazione dello stabile.

Le forze dell’ordine hanno setacciato il fiume Arno, il Mugnone e il parco delle Cascine, oltre che l’hotel, senza trovare tracce della piccola, per questo si propende sempre più per l’ipotesi del rapimento. Gli inquirenti stanno vagliando diverse piste, tra cui quella di una vendetta da parte di un clan rivale – presumibilmente lo stesso coinvolto nella lite con Abel Alvarez – o di qualcuno che voleva spaventare la comunità peruviana residente nell’ex hotel.

Secondo la testimonianza rilasciata da Katherine Alvarez, interrogata dalla procura di Firenze come persona informata sui fatti, la scomparsa della figlia sarebbe riconducibile proprio a una lite con i vicini. La donna, infatti, fin dal primo giorno delle ricerche, ha sospettato di un clan di connazionali residenti nell’edificio di via Maraglino: “A loro ho pagato mille euro per una stanza qui dentro”, si legge tra le righe de Il Messaggero:

Poi pretendevano ancora soldi (…). Io mi sono rifiutata e mi sono sistemata in un’altra camera, pagando solo le spese comuni. Anche con mio marito, prima che finisse in carcere, hanno discusso.

Ha parlato apertamente di rapimento il generale Gabriele Vitagliano, comandante dei carabinieri di Firenze “L’ipotesi che sembra più probabile è che sia stata portata via da un adulto (…). Il rapimento diventa sempre più probabile”. In merito alle ricerche, Francesca Ferrandino, il prefetto di Firenze, ha annunciato che, nelle ultime ore, i vigili del fuoco hanno introdotto l’utilizzo di alcuni droni che, grazie alle termocamere, sono in grado di rilevare la temperatura umana.

Nel frattempo, ci si interroga anche sul gesto dei genitori di Kataleya: il padre, Miguel Angel Romero Chicillo, detenuto a Sollicciano per furto, ha ingoiato un flacone di detersivo ed è stato trasferito al pronto soccorso di Torregalli, mentre Katherine Alvarez ha ingerito una piccola quantità di candeggina ed è stata trasportata all’ospedale Careggi. Fortunatamente, come riportato da Leggo, la madre della piccola è fuori pericolo di vita.

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