Ecco il kit Ue per la sopravvivenza, come resistere 72 ore in caso di guerra o crisi

In un video sui social la commissaria per la gestione delle crisi, Hadja Labib, ha mostrato gli oggetti indispensabili da avere con sé in caso di evento catastrofico; e presto ci saranno vere e proprie linee guida per gli Stati membri a riguardo.

Un vero e proprio piano di sopravvivenza per prepararsi agli eventi più catastrofici immaginabili: è quanto richiede la Ue ai suoi Stati membri, che nella strategia dell’Unione per la “preparazione alle emergenze” dovranno creare stoccaggi di forniture essenziali e una migliore collaborazione civile – militare.

I rischi da cui la Ue vuole tentare di proteggere i cittadini sono disastri naturali, attacchi informatici ma anche guerre; e la commissaria per la gestione delle crisi, Hadja Labib, ha mostrato su Instagram il kit di sopravvivenza di 72 per mettersi al riparo da ogni eventualità: “Dobbiamo pensare in modo diverso perché le minacce sono diverse, dobbiamo pensare in grande perché anche le minacce sono più grandi”, sono state le sue parole, mentre la vice presidente esecutiva Roxana Minzatu ha aggiunto che serve una “nuova mentalità di preparazione”, e che chiunque dovrebbe sapere “cosa fare in qualsiasi emergenza, indipendentemente dalla sua natura” “per aumentare l’efficienza, risparmiare tempo e salvare vite”.

Nel video pubblicato sui social, dal tono ironico, Lahbib ha mostrato cosa non dovrebbe mancare in una borsa in caso di emergenza: documenti di identità in una confezione impermeabile, acqua, una torcia, un coltellino svizzero, fiammiferi e accendino, medicine e cibo in scatola, caricabatterie e power bank, occhiali da vista. E “ovviamente del contante, perché nel mezzo di una crisi il cash è sovrano e la tua carta di credito può essere solo un pezzo di plastica”.

Un video che, però, non è piaciuto a tutti: “Questa è la Commissaria europea per la Preparazione e gestione delle crisi – ha detto la delegazione al Pe del M5s – Che fa questo video. Mentre loro giocano, la guerra in Ucraina continua e i cittadini europei pagano bollette alle stelle. Prima questa Commissione va a casa e meglio è”.

“Stiamo rafforzando la responsabilità e la capacità di reazione dei cittadini affinché siano meno vulnerabili e subiscano minori conseguenze – sono invece state le parole del vicepresidente esecutivo della Commissione Raffaele Fitto – Prepararsi ad affrontare le sfide rappresenta un modo concreto per mantenere e rafforzare l’unità, la pace e la solidarietà all’interno dell’Ue”.

Le strategie Ue saranno sviluppate con linee guida ai Paesi da qui al 2027 in 63 punti, mentre le indicazioni sui kit per le prime 72 ore di crisi arriveranno nel 2026.

C’è da dire che alcuni Stati membri hanno già linee guida di emergenza: la Francia, ad esempio, prevede cibo, acqua, medicine, radio portatili, torce elettriche, batterie di riserva, caricabatterie, contanti, copie di documenti importanti tra cui prescrizioni mediche, chiavi di riserva, vestiti caldi e coltelli multiuso; Svezia, Norvegia e Finlandia invece comprendono anche ioduro di potassio, per incidenti o attacchi nucleari.

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