La lettera: "Chiediamo perdono ma Oxfam non cʼentra nulla con gli abusi"

Oxfam nella bufera per un presunto giro di prostituzione ad Haiti: uno scandalo che ha travolto anche gli attuali dirigenti e, indirettamente, lo staff italiano del tutto estraneo ai fatti. Queste le parole della Presidente di Oxfam Italia.

Alcuni collaboratori di Oxfam, anche a livello dirigenziale, sono stati accusati di aver frequentato, dopo il terremoto di Haiti nel 2010, un giro di prostituzione sull’isola in cui sarebbero state coinvolte persino ragazzine. Uno scandalo che ha travolto anche gli attuali dirigenti di Oxfam e, indirettamente, lo staff italiano del tutto estraneo ai fatti. Queste le parole di Maurizia Iachino, presidente di Oxfam Italia, in una lettera a TgCom24:

Tutti noi di Oxfam chiediamo perdono a chi è stato offeso, ma non possiamo permettere che le colpe di pochi, a noi estranei, cancellino il lavoro e l’abnegazione di tanti di noi in Italia. Non possiamo far pagare un prezzo così caro a coloro che contano su Oxfam Italia, per vivere con dignità, e verso i quali abbiamo la responsabilità di continuare a portare vita, aiuti, speranza.

Una denuncia che, dunque, non riguarda affatto Oxfam Italia:

Il 9 febbraio i media inglesi hanno denunciato all’opinione pubblica un fatto di comportamento riprovevole di alcuni operatori di Oxfam Gran Bretagna, avvenuto nel 2011 ad Haiti. A quel tempo Oxfam Italia non era ancora nata. Oxfam Gran Bretagna avviò immediatamente un’indagine interna allo scopo, non solo di verificare le eventuali responsabilità dei 7 operatori coinvolti, ma soprattutto di tutelare e salvaguardare le potenziali vittime. Alla fine delle indagini quegli operatori furono allontanati da Oxfam.

Una presidente che mette le mani sul fuoco sull’ottimo operato svolto da Oxfam:

L’aiuto che diamo a milioni di persone, la speranza contro la disperazione. Bene ha fatto la stampa a divulgare gli abusi contro i poveri e i tradimenti di fiducia contro l’organizzazione, ma guai a coinvolgere il bene che Oxfam ha donato dal 1942. Rassicuriamo chi sostiene Oxfam Italia, perché siamo puliti e continueremo a esserlo. Ringraziamo i tanti che rimangono al nostro fianco. Vi faccio qui un invito; mandate un vostro inviato a visitare uno dei nostri progetti, gli apriremo ogni strada perché ci esamini con severità. Troverà solo persone serie, un’organizzazione limpida e generosa, e tornerà a casa commosso e persuaso.

In sostanza guai a fare di tutta l’erba un fascio:

Mi impegno in Oxfam Italia, perché spero di migliorare la vita dei deboli: con il nostro staff, i volontari, grazie ai nostri donatori, dedichiamo tempo, esperienza, competenza e professionalità ai poveri, e ne siamo lieti. Sono in Oxfam anche perché come donna, credo che in ciò che abbiamo fatto, facciamo e continueremo a fare per difendere i diritti delle donne. E sono desolata e ferita e arrabbiata per tutte le donne che hanno subito un abuso. Sapere che qualcuno sotto la nostra bandiera, dentro la nostra missione, abbia abusato della loro fragilità e fiducia, mi riempie di sgomento.

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