La Marvel ha annunciato che il 2 giugno 2021 uscirà il primo numero della serie The United States of Captain America. Scritta da Christopher Cantwell con i disegni di Dale Eaglesham, la serie fumettistica racconterà le vicende degli uomini che hanno ricoperto il ruolo di Capitan America – Steve Rogers, Bucky Barnes, Sam Wilson e John Walker – che viaggeranno on the road per tutta l’America alla ricerca dello scudo rubato di Cap. Durante il viaggio, i quattro eroi incontreranno persone comuni di tutti i ceti sociali che nel tempo si sono impossessati del ruolo di Cap per difendere le loro comunità.

Il primo di questi personaggi a cui sarà dedicata tutta la prima serie, è Aaron Fischer, che viene definito come il Capitan America della comunità LGBTQ*. Alla realizzazione grafica e di costruzione del personaggio, insieme a Cantwell e Eaglesham, hanno contribuito anche Joshua Trujillo e l’artista messicana transgender Jan Bazaldua.

Nelle parole dei suoi creatori, Aaron Fischer viene descritto come il Captain America of the Railways (ossia, delle ferrovie), un adolescente senza paura che si è fatto avanti per proteggere i compagni scappati di casa e i senza tetto.

Lo scrittore Joshua Trujillo aggiunge poi alcuni dettagli sull’ispirazione del personaggio:

Aaron è ispirato agli eroi della comunità queer: attivisti, leader e gente comune che si batte per una vita migliore. Si batte per gli oppressi e i dimenticati. Spero che la sua storia di debutto possa entusiasmare i lettori e contribuisca a ispirare la prossima generazione di eroi.

E non è un caso che l’uscita del primo numero della serie sia prevista per giugno, mese del Pride, come dichiara la stessa Marvel: Marvel Comics è orgogliosa di onorare il mese del Pride con l’ascesa di questo nuovo eroe LGBTQ*.

La scelta di coinvolgere nella realizzazione del personaggio una voce queer come quella dell’artista messicana Jan Bazaldua, che si è pubblicamente dichiarata donna trans nell’ottobre 2020, rende l’iniziativa ben più di una semplice operazione di marketing, come spesso accade in questi contesti più volte accusati di fare queerbaiting, e, almeno nelle sue premesse, promette di regalarci un personaggio autentico che gode del contributo e della sensibilità di una voce appartenente alla comunità LGBTQ* di cui può interpretarne l’anima e rispettarne diritti e immagine. Questo è quello che dichiara Bazaldua in proposito:

Voglio ringraziare moltissimo l’editore Alanna Smith e Joshua Trujillo per avermi chiesto di creare Aaron. Mi è davvero piaciuto disegnarlo e, come persona transgender, sono felice di poter presentare una persona apertamente gay che ammira Capitan America e combatte contro il male per aiutare coloro che sono quasi invisibili alla società. Mentre lo disegnavo, ho pensato, beh, Cap combatte contro esseri superpotenti e salva il mondo quasi sempre, ma Aaron aiuta chi cammina da solo per strada con i problemi che deve affrontare ogni giorno. Spero che alla gente piaccia il risultato finale!

Senza dubbio, sembrano essere stati fatti notevoli passi avanti in questo senso e pare che con questa operazione la Marvel mostri finalmente l’intenzione di mantenere quelle promesse fatte negli anni, poi disattese, di rappresentare le voci della comunità LGBTQ*, fino a qui, solo velatamente alluse ma mai davvero raccontate e rappresentate all’intento della narrazione. Ci riferiamo soprattutto alla scelta di alludere nella trama a un possibile amore omosessuale per Capitan America, per poi dirottare la narrazione su una classica storia eterosessuale, una scelta per niente gradita dai fan della saga.

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