A Chi l’ha visto? si torna a parlare di Federica Farinella, la trentenne scomparsa dalla sua abitazione a Chiusano d’Asti, in Piemonte, il 2 settembre del 2001, i cui resti sono stati rinvenuti poco distante dal luogo della sparizione quasi vent’anni dopo. Nella puntata speciale del 14 luglio, il programma in onda su Rai 3 ogni mercoledì sera si concentrerà soprattutto sul luogo del ritrovamento e sulle possibili piste da seguire.

È una soleggiata giornata di settembre quando Federica, infradito ai piedi e sigaretta in bocca è seduta sul dondolo in giardino a leggere un libro. Manca poco all’ora di pranzo, suo padre la guarda dalla finestra mentre prepara da mangiare. Pochi minuti dopo Federica scompare senza lasciare traccia e, soprattutto, senza portare nulla con sé: documenti, soldi, sigarette, tutto quello che possedeva rimane dentro l’abitazione.

Il padre della ragazza, Francesco Farinella, fondatore dell’associazione Penelope che si occupa di persone scomparse, non ha mai creduto che la figlia si fosse allontanata spontaneamente: “Federica fumava sessanta sigarette al giorno, ne accendeva una mentre fumava l’altra, ed ha lasciato un pacchetto di sigarette aperto con l’accendino dentro”. La giovane aveva avuto dei trascorsi in tv, esperienze come modella e in qualche pubblicità. Poi lo scandalo Vallettopoli e la decisione di allontanarsi da quel mondo.

Dopo quasi vent’anni arriva una svolta nel caso di sparizione. Il cranio e il femore della ragazza vengono rinvenuti da un cacciatore nei boschi di Camerano Casasco (Asti), appena seicento metri in linea d’aria dalla casa di famiglia a Chiusano. L’esame del Dna non lascia dubbi e, dopo circa un mese dal ritrovamento, alla famiglia viene confermato che si tratta proprio di Federica. Tanti, troppi, i punti oscuri da portare alla luce in questa vicenda, come tante altre sparizioni simili.

La ragazza si è allontanata da sola? I suoi resti sono sempre stati lì, vicino casa, o vi sono stati portati in seguito? Federica si è suicidata o è stata uccisa? E, in questo caso, si tratta dell’ennesimo femminicidio? La famiglia ha già fatto pervenire una richiesta di accesso agli atti del ritrovamento, sperando che dalla loro analisi possano nascere nuovi spunti di indagine.

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