Sul fronte lavorativo le donne non riescono ancora a compiere, non per loro volontà chiaramente, quel “passo in più” per eliminare la discriminazione di genere; ingabbiate nel soffitto di cristallo e sottoposte ai più disparati pregiudizi, oltre che al backlash effect, faticano non solo a giocarsela alla pari con i colleghi uomini per i posti di maggior prestigio, ma addirittura per essere pagate ugualmente, pur svolgendo le stesse, identiche mansioni.

Tanto che il gender pay gap è uno degli argomenti più scottanti e attuali che si trovano sui tavoli di ogni movimento femminista degno di essere chiamato tale, perché, se pare piuttosto scontato (nella teoria) che per lo stesso lavoro uomini e donne dovrebbero ricevere lo stesso stipendio, nella realtà le cose stanno diversamente.

Dati alla mano, le donne guadagnano mediamente il 5,5% in meno degli uomini in Italia, il che, paradossalmente, la rende uno dei Paesi con il gap inferiore, visto che in Germania parliamo del 15,7%, del 17,1% nel Regno Unito, mentre, fuori Europa, in Giappone e USA, è, rispettivamente, al 25,7% e al 18,9%.

Proprio in virtù della grande importanza che la questione della disparità salariale ha, è stato istituito l’Equal Pay Day, un’iniziativa europea nata al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla tematica, che si celebra ogni anno in una giornata particolare, a seconda della categoria cui è rivolta. Nel 2021, ad esempio, l’8 settembre è stato l’Equal pay day delle native americane, mentre il 21 ottobre è la giornata del Latina Equal Pay Day, ovvero delle donne latinoamericane.

In Europa le donne guadagnano in media quasi il 15% in meno rispetto a un uomo, anche svolgendo lo stesso lavoro e, per ogni euro guadagnato da un uomo, una donna guadagna 86 centesimi. Detto in altre parole, le donne devono lavorare 51 giorni in più all’anno, per guadagnare lo stesso dei loro colleghi maschi.

L’uguaglianza di genere e l’emancipazione delle donne e delle ragazze continuano a essere frenate dal persistere di rapporti di potere ineguali storici e strutturali tra donne e uomini, povertà e disuguaglianze nell’accesso a risorse e opportunità, che hanno sempre reso difficile un’applicazione pratica della parità di retribuzione. L’integrazione di una prospettiva di genere rientra comunque appieno nell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

Abbiamo parlato di categorie: già, perché non è semplicemente l’essere donna che impedisce di raggiungere lo stesso stipendio degli uomini. Altre caratteristiche entrano in gioco, contribuendo a rimarcare ulteriormente il gap, come appunto l’etnia di appartenenza, o l’essere madre.

Ecco qual è il genere di discriminazione salariale subito da ciascuna categoria, analizzato da equalpaytoday.org.

 

 

1. Le donne in generale

Fonte: equalpaytoday.org/

In generale le donne guadagnano 82 centesimi per ogni dollaro guadagnato da un uomo bianco non ispanico. Significa che devono lavorare 15 mesi per ottenere ciò che quest’ultimo guadagna in 12. Oppure, traducendo i dati in una tipica giornata lavorativa dalle 9:00 alle 17:00, significa che le donne iniziano a lavorare gratuitamente alle 14:40.

2. Le donne latinoamericane

Fonte: equalpaytoday.org/

Anche a distanza di oltre 50 anni dall’approvazione dell’Equal Pay Act del 1963, le donne latine guadagnano in genere solo 57 centesimi per ogni dollaro guadagnato da uomini bianchi e non ispanici, e devono lavorare quasi 23 mesi per guadagnare ciò che gli uomini bianchi guadagnano in 12 mesi.

3. Le mamme

Fonte: equalpaytoday.org/

Quest’anno, il Moms’ Equal Pay Day è stato mercoledì 5 maggio 2021, giorno in cui è evidenziato il divario salariale vissuto dalle mamme.

Nel dettaglio, rispetto a ogni dollaro guadagnato dagli uomini bianchi non ispanici, le mamme asiatiche-americane e quelle delle isole del Pacifico sono pagate 90 centesimi, quelle bianche 70, quelle nere 52, quelle latine 46 centesimi e le madri native 50 centesimi.

 

4. Donne nere

Fonte: equalpaytoday.org/

Sulla base dei dati del censimento ACS, il divario salariale 2021 per le donne nere rispetto agli uomini bianchi non ispanici è di 0,63 centesimi per ogni dollaro guadagnato da un uomo.

5. Donne asiatiche

Fonte: equalpaytoday.org

In media la donna asiatica o proveniente da un’isola del Pacifico viene pagata 0,90 centesimi per ogni dollaro di uomo bianco non ispanico, ma per alcune comunità, il divario salariale è decisamente più ampio. Ad esempio, le donne vietnamite guadagnano 0,64 centesimi,  le donne Hmong (un gruppo etnico asiatico che vive principalmente nelle regioni montane della Cina del sud e nelle regioni del sudest asiatico) guadagnano 0,57 centesimi, e le donne birmane solo 0,50, il che le rende tra le persone meno pagate della nazione. Anche all’interno di settori ad alto reddito, le donne asiatiche sono pagate meno dei loro colleghi maschi.

6. Le donne native

Fonte: equalpaytoday.org/

In base ai dati del 2019, le donne native guadagnano circa 0,60 centesimi per ogni dollaro guadagnato da un uomo bianco, non ispanico.Tradotto, significa che le donne native devono lavorare qualcosa come 22 mesi per guadagnare ciò che l’uomo bianco non ispanico guadagna in 12.

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