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Secondo l'Orologio dell'Apocalisse, mancano "solo" 89 secondi alla fine del mondo
Secondo il rinomato Orologio dell'Apocalisse, mancano solo 89 secondi alla fine del mondo. Una previsione che mette i brividi.
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Secondo il rinomato Orologio dell'Apocalisse, mancano solo 89 secondi alla fine del mondo. Una previsione che mette i brividi.
La lancetta si è inesorabilmente spostata di un altro secondo, e adesso, secondo l’orologio dell’Apocalisse, mancherebbero solo 89 secondi alla fine del mondo. Mai così pochi da quando l’orologio è stato ideat, nel 1947, dall’organizzazione dei fisici atomici, fondata due anni prima da Albert Einstein.
Un record era già stato registrato nel 2023, fissando le lancette del Doomsday Clock a 90 secondi, riconfermati lo scorso anno; se si pensa che, quando è nato, era stato impostato a 7 minuti dall’Apocalisse – nel periodo postbellico la grande paura era ovviamente per la Guerra Fredda e la minaccia dell’uso del nucleare – si capisce quanto, nel tempo, l’orario si sia drasticamente ridotto.
Fu proprio la costruzione della prima bomba atomica sovietica, nel 1949, a causare il primo spostamento, da 7 a 3 minuti, ma come si è arrivati agli 89 secondi attuali?
A incidere sul Doomsday Clock, aggiornato ogni anno dal Bulletin of Atomic Scientists, sono stati ovviamente la guerra in Ucraina e il conflitto israelo-palestinese, ma anche il cambiamento climatico (non rasserenano le posizioni di Trump e la promessa degli Stati Uniti di uscire dagli accordi di Parigi) e l’utilizzo, in campo militare, dell’ntelligenza artificiale. Preoccupano anche le posizioni di Cina, che ha intensificato la pressione su Taiwan – e Corea del Nord.
“Abbiamo visto progressi insufficienti nell’affrontare le sfide principali, e in molti casi ciò sta portando a effetti sempre più negativi e preoccupanti – è il commento di Daniel Holz, presidente del comitato per la scienza e la sicurezza del Bulletin – Impostare l’orologio del giudizio universale su 89 secondi è un avvertimento per tutti i leader mondiali”.
Nella storia c’è stato anche un clamoroso “salto indietro” dell’orologio, nel 1991, quando il nuovo trattato sulla riduzione delle armi nucleari e la Guerra Fredda ormai al termine permisero di spostare le lancette indietro di 17 minuti rispetto alla mezzanotte.
Solo nel 1991, con la guerra fredda ormai finita e il nuovo trattato sulla riduzione delle armi nucleari appena firmato, le lancette dell’orologio vennero tirate indietro alla cifra record di 17 minuti dalla mezzanotte, mentre sette, in tutto, sono state le volte che le lancette si sono allontanate dalla mezzanotte. L’ultima nel 2010, quando fu firmato un accordo sulla diminuzione di emissioni di anidrire carbonica durante la conferenza ONU di Copenhagen.
Nel periodo compreso tra il 2020 e il 2022, l’orologio era stato fissato a 100 secondi prima della mezzanotte. Secondo il Bulletin, l’orologio non è destinato a fornire una valutazione definitiva delle minacce per l’umanità, ma piuttosto a stimolare dibattiti su tematiche scientifiche complesse come il cambiamento climatico.
L’orologio non ha mai toccato mezzanotte. Per fortuna. “Quando l’orologio indica mezzanotte, significa che siamo stati testimoni di uno scambio nucleare o di un catastrofico cambiamento climatico che ha spazzato via l’umanità”, dichiarano dal Bullettin.
Giornalista sulle nuvole, i miei grandi amori sono i libri, il cinema d'autore e gli animali. Sepulveda e Tarantino: le mie ossessioni.
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