Sono trascorsi tre anni dal 29 novembre 2014 quando Veronica Panarello ha ucciso il figlio Lorys Stival strangolandolo con delle fascette da elettricista. A metterlo nero su bianco è il Gup di Ragusa Andrea Reale che l’ha condannata, in primo grado, a 30 anni di  reclusione. La “colpa” del piccolo Lorys, sempre secondo il Gup, sarebbe stata quella di non essere voluto andare a scuola e, dunque, di aver stravolto i piani della madre in quella mattina di tre anni fa. Veronica, allora, lo avrebbe ucciso, caricato in macchina e infine gettato in un canalone, a pochi metri dalla sua abitazione a Santa Croce Camerina, nel Ragusano. Dopo aver inscenato la scomparsa del figlio, ha confessato di non averlo accompagnato a scuola e, solo dopo aver cambiato diverse versioni dei fatti, ha ammesso l’occultamento del cadavere ma non l’omicidio.

Ad uccidere il piccolo Lorys sarebbe stato – secondo il racconto della madre – il suocero Andrea Stival: il figlio, infatti, avrebbe scoperto la loro presunta relazione extraconiugale. Ma di amanti non c’è traccia nell’inchiesta, nessun dato rilevante infatti è stato mai registrato dagli inquirenti. I giudici, dunque, l’hanno lasciata dietro le sbarre confermando l’ipotesi accusatoria: è stata lei e solo lei ad uccidere il figlio Lorys.

Ora, a distanza di tre anni, Veronica Panarello ha fatto recapitare al canalone una lettera e diversi fiori per il figlio; il marito Davide, invece, ha organizzato una messa in sua memoria che sarà celebrata nel pomeriggio nel comune in cui è nato (ed è morto) il piccolo Lorys. “I ricordi non bastano più e poterti riabbracciare è un desiderio fortemente sentito, non ci sei più ma io continuo a negarmelo perché accettarlo è impensabile” scrive la madre. E ancora: “Manchi tantissimo, non c’è istante che abbiamo vissuto insieme che io abbia dimenticato. Sei e sarai sempre il mio grande amore“. Il papà Davide Stival, invece, in una lettera inviata alla stampa fa sapere che “ritornando con la mente a quel giorno rivive quella sensazione di distruzione morale ed affettiva e di tormento senza fine”.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!