È accaduto a Bordighera, nella notte tra mercoledì e giovedì. Alle 2 di notte la donna 40enne russa Natalia Sotnikova, è uscita dall’albergo, è salita in macchina e si è allontanata raggiungendo una scogliera lontana una ventina di chilometri.

Dopo due ore, quindi intorno alle 4, del bimbo non c’erano più tracce. L’accompagnatore della donna però se ne è reso conto solo la mattina al risveglio.

Inizialmente la donna ha detto di averlo lasciato su una scogliera. Nella serata di ieri la terribile confessione:

Sono stata io, l’ho portato al largo a nuoto, con il marsupio, poi l’ho annegato.

Dopo un lungo interrogatorio la donna russa ha confessato di averlo ucciso perchè temeva che fosse gravemente ammalato di schizofrenia.

Subito dopo la denuncia sono scattate le ricerche tra Imperia e Sanremo con l’ausilio dei sommozzatori dei Carabinieri, degli elicotteri e dei mezzi della Capitaneria di Porto, ma il corpicino del bambino non è ancora stato ritrovato e la donna è in stato di fermo presso il carcere di Imperia con accusa di omicidio volontario con aggravante da crudeltà.

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