Mamma vegana arrestata: dava solo noci e frutta al figlio di 11 mesi
Elizabeth Hawk, mamma della Pennsylvania, è stata arrestata per aver denutrito il figlio. La donna è stata definita "ossessionata dal veganesimo".
Elizabeth Hawk, mamma della Pennsylvania, è stata arrestata per aver denutrito il figlio. La donna è stata definita "ossessionata dal veganesimo".
Lo scorso 2016, avevamo trattato un delicato caso che aveva visto protagonista Elizabeth Hawk, una madre di 33 anni originaria della Pennsylvania, ossessionata dalla dieta vegana al punto da mettere a repentaglio la salute e l’alimentazione di suo figlio Adrian. Secondo quanto spiegato precedentemente nell’articolo originale, all’epoca dei fatti la donna nutriva il piccolo di appena 11 mesi unicamente con delle bacche e qualche noce.
Dopo l’allarme da parte dell’ex marito della donna, Jack Hawk, l’accusata era stata arrestata in attesa di un un’udienza preliminare e il neonato affidato alle cure del padre. Come riportato dal giornale locale CBS Pittsburgh, nel gennaio 2017, un magistrato della contea di Fayette (nello Stato della Pennsylvania) ha giudicato la donna colpevole per aver messo a repentaglio il benessere del piccolo Adrian. L’aver seguito la stretta dieta della madre – una forma fin troppo estremista e quasi fanatica di veganismo – avrebbe infatti portato l’infante a sviluppare una grave eruzione cutanea e sembrerebbe inoltre aver compromesso in parte anche il suo sviluppo cognitivo (in particolar modo le funzioni motorie delle mani).
Attualmente non sono state rese note altre informazioni circa la durata della pena di Elizabeth Hawk.
Il veganesimo è uno stile di vita e una scelta consapevole alimentare. La dieta vegana e quella detox sono ormai tra le più diffuse al mondo. Ma quando l’alimentazione rigida diventa ossessione e una mamma vegana diventa ossessiva (soprattutto nei confronti di un minore), le conseguenze legali sono dietro l’angolo. Non si sta parlando di trovare alternative sane per la merenda del bambino, come dei dolci biscotti al miele mostrati in questo video, ma una sorta di vero e proprio “digiuno”.
A questo proposito, in Pennsylvania è stata arrestata Elizabeth Hawk, 33 anni, mamma “ossessionata dal veganismo” al punto da mettere a repentaglio la salute di suo figlio. Elizabeth entra nel lungo filone delle madri che, cercando di tutelare i figli dai pericoli dell’alimentazione di origine animale, finiscono col nuocere gravemente ai bambini.
La donna, in questo caso, nutriva il bebé con solo noci e frutta. Un comportamento folle e ossessivo che ha rischiato di produrre danni gravi alla salute del neonato di appena 11 mesi.
A dare l’allarme è stato l’ex marito Jack Hawk, 44 anni, preoccupato da un rash cutaneo apparso sulla pelle del bambino (a parere dell’uomo imputabile a una dieta folle e scorretta). Stando a quanto riporta People, durante l’estate l’uomo aveva portato il bambino in un Centro di Tutela per l’infanzia. Lì, per la prima volta, è apparso evidente a tutti che il piccolo soffriva di una grave forma di denutrizione. La reazione cutanea, inoltre, lo costringeva a scorticarsi letteralmente la pelle. La pomata che era stata prescritta per risolvere il problema non era stata utilizzata dalla mamma. A quanto racconta l’ex marito, lei aveva “rifiutato di usarla”.
Secondo i medici interpellati, la grave malnutrizione avrebbe potuto causare uno shock settico al neonato. Il pediatra ha spiegato inoltre che quel regime alimentare aveva impedito al bambino di imparare a gattonare, creandogli un ritardo. Il medico ha definito il comportamento della madre “disumano”. Elizabeth è stata definita dalle autorità “ossessionata dal veganesimo”, anche per le continue e martellanti pubblicazioni sul proprio profilo Facebook.
Non è l’unico caso. Tra i mille fascicoli sui bambini vittime del “crudismo crudele” c’è anche quello di Chiara, bimba genovese a cui i genitori hanno tolto dalla dieta tante sostanze fondamentali come zinco, acido folico e ferro nonché la vitamina B1. La piccola è arrivata in ospedale magra e denutrita, tanto da allarmare le autorità competenti. Un altro caso è quello di un bambino arrivato all’ospedale Meyer di Firenze con i segnali preoccupanti di una malnutrizione. La causa, anche qui, era il veganesimo ossessivo.
Si parla molto di diete e stili vegani, che sembrano essere “di moda” da qualche anno nella società occidentale. Il veganesimo impone la rigida cancellazione di carne e pesce nonché tutti i derivati animali (uova, latte, miele, formaggi). Si tratta di una forma alimentare complessa, che fa molta attenzione all’origine degli alimenti. Ma non sempre è semplice seguire la dieta in modo rigoroso: alcuni cibi apparentemente “innocui”, si è scoperto, sono insospettabilmente non vegani.
La cucina vegana, notoriamente light e apparentemente salutista (se praticata con tutti gli scrupoli del caso) vive di ricette speciali, dell’uso della soia e derivati. Si tratta di una cucina particolare e non immune da leggende metropolitane, riscritture, reinterpretazioni e falsi miti.
Si parte da un principio filosofico corretto o per lo meno condivisibile (non sfruttare gli animali per nutrirsi, vestirsi o fare spettacolo nonché non “intossicarsi” con sostanze di origini animali). Applicato su un bambino però, che necessita di proteine, vitamine, zuccheri e grassi per crescere, il sistema può avere conseguenze devastanti. Il film di Saverio Costanzo “Hungry Hearts” presentato alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2014, parla proprio di questo spinoso argomento. Per quanto riguarda invece il caso Elizabeth Hawk, al momento non resta che aspettare l’udienza preliminare, fissata dal giudice il 14 novembre. Lì verrà sentita la donna, che pesa solo 41 kg su un’altezza di 170 centimetri.
Da quando sono diventata mamma sono convinta che le donne abbiano i super poteri.
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