Per ben due volte Claudia, una donna incinta, si è sentita ripetere dall’ospedale Buzzi di Milano che tutto andava bene, che c’era tempo.

La donna si era infatti recata al pronto soccorso all’alba, sostenendo di avere le contrazioni. I medici l’hanno tenuta sotto controllo qualche ore ma poi mandata a casa. Nel corso della mattinata la donna ha continuato ad avere un senso di malessere e si è così recata ancora in ospedale dove i medici le han detto di aspettare, che non è ancora il momento.

Claudia è obbligata così a tornare a casa ma intorno alle 16 vuole essere riportata all’ospedale perchè sente di essere molto vicina al parto e avendo avuto già un altro bambino dice di riconoscere i sintomi pre parto.

Una volta in auto la donna non ce l’ha fatta.

“Mi tenevo al sedile dell’auto e alle maniglie, sentivo che la bambina stava nascendo, avevo paura di schiacciarla. Mio marito continuava ad accelerare, è stato pericoloso, ma ormai non avevamo più scelta. Così la bambina è nata, l’ho tirata su, me la sono appoggiata sulla pancia, pelle a pelle, la macchina continuava a correre, a quel punto ho solo sperato che andasse tutto bene!”.

La piccola Greta, fortunatamente sta bene, ma la donna è intenzionata a sporgere denuncia nei confronti dell’ospedale.

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