Mario Alessi potrebbe presto tornare libero. Le porte del carcere di Prato infatti potrebbero aprirsi, nonostante lui stia scontando l’ergastolo per il rapimento e l’omicidio del piccolo Tommaso Onofri.

Usufruendo i permessi concessi dalla legge, per svolgere un’attività esterna, Alessi ha frequentato un corso da fabbro e uno da giardiniere. La madre della vittima è scandalizzata:

“Ha stuprato una povera ragazza e ha ucciso il bambino, il mio bambino – ha detto al ‘Giorno’ – La prossima volta, se tornerà libero, che cosa farà? Quell’uomo, fuori dal carcere, può fare solo del male!” 

Un dolore fortissimo che sfocia in un giudizio generale sulla concessione di benefici così immediati a colpevoli.

“Non so se sia stato lui a infierire su Tommaso, so che lui c’era, la sera in cui è stato ucciso. Non è un personaggio da rimettere in circolazione in nessun caso. Non sono io a dovere decidere, ma la penso così. Rimango stupefatta: uno diventa delinquente, violenta, uccide, poi frequenta un corso e lo mettono fuori, trovo anche incredibile che gli venga dato un lavoro quando ci sono tante persone che non ne hanno. Per me è una cosa schifosa”. Difficile darle torto.

L’avvocato dell’uomo si arrabbia e contesta: “Se c’è una legge, significa che è possibile. Perché no? Escono tanti criminali. I mafiosi sono più pericolosi di Alessi”

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