Mattia Luconi è la vittima più giovane dell’alluvione avvenuta nelle Marche nella notte tra il giovedì 15 e venerdì 16 settembre 2022, i cui resti sono stati rinvenuti il 23 settembre, dopo 8 giorni di ricerche, in un terreno nel Comune di Trecastelli (Ancona). Il suo corpo è stato trascinato dalla piena del fiume, al punto tale da essere finito a una distanza di 15 chilometri rispetto a dove si trovava con la mamma, Silvia Mereu.

Perdere un figlio così piccolo, a maggior ragione in una circostanza simile, non può che essere inaccettabile per un genitore. Papà Tiziano non riesce ancora a rendersi conto del tutto della tragedia che lo ha colpito, ma vuole fare qualcosa di concreto affinché non possa accadere più.

“Presenteremo un esposto in Procura: perché non è possibile nel 2022 morire per una pioggia. Non voglio che succeda mai più, non voglio che altri Mattia vengano sacrificati in questo modo…”, sono state le parole dell’uomo al Corriere della Sera. Ora lui vorrebbe realizzare una fattoria didattica a lui dedicata, in cui ci sarebbero tanti animali, una grande passione di Mattia.

Nel frattempo, è già stata eseguita un’ispezione cadaverica, oltre a una TAC, sul corpicino martoriato del piccolo Mattia Luconi, riconosciuto per la magliettina che indossava. Difficilmente, invece, si effettuerà l’autopsia, ritenuta una violenza non necessaria.

L’ultimo saluto a questo sfortunato bambino dovrebbe invece tenersi mercoledì 28 settembre, o al più tardi giovedì 29, a Barbara (Ancona). non appena arriverà il nulla osta da parte dell’autorità giudiziaria. La tumulazione avverrà nel cimitero di San Pietro d’Arcevia, dove la famiglia del bimbo ha una cappella.

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