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Secondo la ricerca Sleep and Premenstrual Syndrome, chi ha il ciclo mestruale è portato a sperimentare periodi di sonno interrotto, disturbato e insufficiente a partire dalla fase luteale, quella ciò che precede le mestruazioni vere e proprie, per via di un abbassamento dei livelli di melatonina e per le fluttuazioni di progesterone che si sperimentano durante la sindrome premestruale. Ben lungi dal migliorare, la situazione se possibile peggiora nei giorni del ciclo, in cui, oltre a fattori puramente biologici e ormonali, intervengono anche quelli psicologici e ambientali. Il fenomeno dell’insonnia da ciclo mestruale (mestrusomnia) viene dunque sperimentato in modo ricorrente da chi ha le mestruazioni, generando il cosiddetto sleep gap: da una recente ricerca di Nuvenia, che ha anche lanciato una campagna di sensibilizzazione sul tema, questo divario è stato quantificato nella perdita di circa 5 mesi di sonno nel corso della vita.

Il period sleep gap non è soltanto associato a sensazioni fisiche di discomfort, ma anche e soprattutto a sentimenti di stanchezza, ansia, irritabilità che vengono amplificati dalla mancanza di sonno: un circolo vizioso che si alimenta mese dopo mese, fino al termine del ciclo di vita fertile.

La ricerca di Nuvenia, condotta su un vasto campione internazionale, Italia compresa (oltre 10 mila donne con le mestruazioni), ha cercato di approfondire come il ciclo influenzi la vita notturna delle donne. Circa 6 su 10, il 62% delle persone coinvolte nel sondaggio, hanno dichiarato di faticare a dormire nei giorni delle mestruazioni, aprendo un nuovo e necessario dibattito sul modo in cui il ciclo impatta sul benessere psicologico e sull’equilibrio fisico.

Che cos’è la mestrusomnia

Il termine mestrusomnia identifica il divario di sonno tra chi ha le mestruazioni e chi non le ha: le 7-8 ore di sonno comunemente associate a una buona vita notturna vengono, secondo le risposte ottenute tramite il sondaggio di Nuvenia, drasticamente ridimensionate a 5-7 ore, con un’interruzione media di 1-2 ore a notte nella fase del ciclo. Sul lungo periodo, considerato che in media si hanno 13 cicli l’anno e che l’età fertile si dipana dai 12 ai 51 anni (dunque per 39 anni, come riportato dall’NHS), le ore di sonno cui una persona con mestruazioni deve rinunciare sono 3.802,5 ore, ben 158 giorni nell’arco della vita.

Le cause della mestrusomnia

Secondo la ricerca della National Sleep Foundation citata all’inizio dell’articolo, le donne con sindrome premestruale severa sperimentano fasi di insonnia più pesanti e invalidanti nei giorni che precedono il ciclo: in questa fase è l’oscillazione ormonale di estrogeni e progesterone, che influenzano il ritmo circadiano, a disturbare i normali flussi di sonno.

mestrusomnia

Nei giorni delle mestruazioni, però, intervengono nuovi fattori, molti dei quali legati ai tabù e agli stereotipi internalizzati sul sangue mestruale e le sue manifestazioni. Il sondaggio di Nuvenia ha messo in luce che i crampi e i dolori del ciclo sono la principale causa di risveglio (51% dei casi), mentre al secondo posto campeggia la paura di sporcarsi, sporcare le lenzuola o il materasso (31%), ansia derivata dall’idea che gli assorbenti o i prodotti per l’igiene utilizzati nei giorni del ciclo non siano sufficienti, non funzionino a dovere o si spostino nel corso della notte favorendo fuoriuscite.

Ci si risveglia per i disturbi intestinali che spesso si possono sperimentare nei giorni del ciclo (28%), per il mal di testa (28%) ma anche per la sensazione di stress (24%) o di ansia diffusa (20%). L’aumento dei flussi di progesterone può anche generare ondate di calore e sudori notturni che causano i risvegli (19%).

Con il 64% delle preferenze, gli assorbenti igienici sono stati considerati gli alleati più sicuri per proteggere il sonno notturno da risvegli frequenti. Nonostante la fiducia nell’alta capacità di contenimento del sangue mestruale degli assorbenti, il 30% delle intervistate ha rivelato di dormire solo in determinate posizioni per evitare che si sposti nel corso della notte e il 34% sfrutta biancheria vecchia, usurata o raddoppiata per abbassare i livelli di ansia legati alla possibilità di sporcarsi.

Rimane forte, dunque, il pregiudizio sul sangue mestruale, fortemente ancorato a uno stigma culturale e storico ormai internalizzato, che spinge a vergognarsi e a occultarlo. L’ansia di sporcarsi e la paura che gli assorbenti igienici, anche quelli ideati appositamente per cicli abbondanti e performanti in termini di ergonomia, non facciano il loro dovere, tende a limitare persino i normali ritmi quotidiani. Non è un caso che il 43% delle intervistate abbia dichiarato che la paura di perdere sangue e la preoccupazione che altri se ne accorgano genera disagio diffuso, impattando sul modo in cui ci si veste per andare a lavorare, sulla percezione di sé e, non ultimo, sul modo in cui si dorme.

Le conseguenze della mestrusomnia

La letteratura sui benefici di un buon sonno è vastissima e multidisciplinare: interseca infatti studi in diversi ambiti, da quelli fisiologici a quelli psicologici, per un totale di 90 diversi disordini del sonno individuati con origini e manifestazioni diverse. La ricerca più completa, in questo senso, è Sleep Disorders and Sleep Deprivation: An Unmet Public Health Problem che, in un capitolo, spiega le conseguenze sulla salute della deprivazione di sonno ricorrente. Secondo i ricercatori, tra le più importanti ci sarebbero problemi di peso (obesità) in età adulta e nei bambini; diabete; problemi cardiovascolari e ipertensione. In ambito psicologico, la perdita ricorrente di ore di sonno (meno di 7 ore per notte) alimenterebbe sintomi ansiosi e depressivi. Se sul breve periodo i sintomi dell’insonnia ricorrente o di un sonno disturbato possono provocare rallentamento dei riflessi, scarsa produttività e sonnolenza nell’arco della giornata, secondo i ricercatori è proprio sul lungo periodo che andrebbero intercettate ed eventualmente prevenute le conseguenze più deleterie su salute e benessere

In nessun caso, dunque neanche in quello della mestrusomnia, che si configura come disordine del sonno ricorrente, la perdita di preziose ore di sonno andrebbe sottovalutata, minimizzata o considerata normale.

I rimedi per l’insonnia mestruale

Fonte: Nuvenia

Se alla paura di sporcarsi nel corso della notte, seconda causa di risvegli dopo i crampi, si risponde con azioni meccaniche (si usa solo vecchia biancheria o pigiami usurati, si indossano più assorbenti insieme, si protegge il materasso con un telo), per i disturbi fisici generati da un ciclo doloroso o dai malesseri ormonali legati alle mestruazioni si adottano rimedi classici come la somministrazioni di antidolorifici. Che però non sono gli unici alleati di un sonno più sereno, soprattutto nei giorni del ciclo. Vediamo insieme i più diffusi.

  • Borsa dell’acqua calda sulla pancia: l’uso di borse dell’acqua calda favorisce la distensione dei muscoli, aiutando quelli dell’utero a rilassarsi, ridimensionando la sensazione di tessuti contratti che provocano i crampi.
  • Una “sleep routine” adeguata: impostare una routine che elimini l’uso di schermi prima di andare a dormire, integri tisane rilassanti, includa un bagno caldo può favorire i normali ritmi del sonno.
  • Esercizi o meditazione: soprattutto dopo i risvegli notturni, per portare mente e corpo nuovamente in uno spazio di relax.

Sebbene questi rimedi rimangano i più gettonati, l’11% delle persone coinvolte nel sondaggio ha specificato di usare l’orgasmo come antidolorifico.

Perché avere un orgasmo durante le mestruazioni è ancora un tabù

Mestrusomnia
Come si evince nella ricerca Women’s sexual experience during the menstrual cycle: identification of the sexual phase by noninvasive measurement of luteinizing hormone, le contrazioni dell’utero durante e dopo un orgasmo ne favoriscono anche il rilassamento, generando un’immediata sensazione di benessere anche grazie al rilascio di ossitocina. La masturbazione (o avere dei rapporti sessuali) durante il ciclo è dunque fonte di benefici fisici e psicologici, soprattutto perché asseconda l’incremento dell’eccitazione e del desiderio sessuale sperimentato da molte donne nei giorni delle mestruazioni, come rivelato da numerosi studi scientifici.

Il sondaggio ha rivelato però che i tabù legati al period sex, ovvero al sesso con le mestruazioni, sono ancora duri a morire, con il 56% delle intervistate ad aver dichiarato di non sentirsi a proprio agio nel mostrarsi al partner mentre ha il ciclo, soprattutto in ottica sessuale.
Anche la masturbazione, in quei giorni viene percepita come ostica, perché il contatto con il sangue mestruale genera sensazioni di disgusto e vergogna. E così, gli effetti di un antidolorifico naturale come l’orgasmo vengono spesso ignorati, addirittura rifuggiti, a favore di rimedi alternativi che puntano a ritrovare l’equilibrio notturno e il sonno perduto.

Oltre i tabù sul sangue mestruale

Come visto, la mestrusomnia è un fenomeno diffuso, che interseca non solo cause fisiologiche e ormonali ma anche psicologiche e culturali, con pesanti riverberi sulla gestione delle attività quotidiane. Di questo e di altri tabù e limiti legati alle mestruazioni si parlerà a partire da febbraio 2023 nelle sei tappe del Festival del Ciclo Mestruale in tour* e poi a Milano (dal 25 al 28 maggio 2023), nel corso della seconda edizione dell’evento dedicato alle mestruazioni di cui Nuvenia, proprio in virtù della sua vocazione alla rottura di stereotipi, è Main Partner.

Le tappe del tour

  • Torino, 25 febbraio 2023
  • Bologna, 4 marzo 2023
  • Napoli, 18 marzo 2023
  • Padova, 1 aprile 2023
  • Roma, 15 aprile 2023
  • Bergamo, 6 maggio 2023

Dettagli in aggiornamento sui canali social del Festival del Ciclo Mestruale

Bibliografia

  • Sleep and Premenstrual Syndrome – Journal of Sleep Medicine and Disorders
  • La ricerca di Nuvenia è stata condotta da Ketchum Research and Analytics, per conto di Essity e Nuvenia. 10.871 persone sono state intervistate da Dynata dal 24 dicembre al 24 gennaio in diversi paesi: UK, Italia, Francia, Svezia, Cina, Argentina, Colombia, Russia, Malesia e Giordania.
  • Sleep Disorders and Sleep Deprivation: An Unmet Public Health Problem – Capitolo Extent and Health Consequences of Chronic Sleep Loss and Sleep Disorders
  • Women’s sexual experience during the menstrual cycle: identification of the sexual phase by noninvasive measurement of luteinizing hormone – Journal of Sex Research
  • Sexual arousability and the menstrual cycle – Psychoneuroendocrinology
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Nuvenia, tra i principali brand nel settore degli assorbenti femminili, supporta le donne nei giorni del ciclo, per garantire loro massimo comfort e benessere, ed è al loro fianco per abbattere stereotipi e tabù sulle mestruazioni.
Nuvenia è un marchio Essity, azienda leader nel settore dell’igiene e della salute.