Nel 1992, qualche giorno dopo aver festeggiato i suoi 18 anni, un incidente stradale le ha causato una lesione midollare. Dopo una lunga riabilitazione, il debutto agonistico. E non si è più fermata.
L’azzurra Michela Brunelli ha debuttato con successo alle Paralimpiadi di Tokyo 2020. La pongista ha vinto per 3 a 0 sull’argentina Veronica Soledad Blanco confermando le aspettative che ci sono su di lei. Alle ore 11:40 italiane, del 25 agosto 2021, è previsto invece l’incontro al tavolo 6 con la croata Andela Muzinic, sua grande rivale in occasione dei precedenti Giochi di Rio 2016 e degli Europei di Helsingborg 2019.
Nata il 5 luglio 1974 a Bussolengo, in provincia di Verona, è una delle stelle del tennistavolo Paralimpico Italiano. Nel 1992, qualche giorno dopo aver festeggiato i suoi 18 anni, un incidente stradale le causa una lesione midollare delle vertebre C6 e C7 e conseguente paraplegia. Dopo una lunga riabilitazione, inizia a frequentare il Pala-tennistavolo e già nel 1994 debutta nei primi campionati agonistici di tennistavolo Paralimpico nella classe 3.
La sua prima partecipazione internazionale è ai Mondiali di Parigi dove porta a casa una medaglia d’argento a squadre. Agli Europei di Jesolo 2005 conquista un’oro a squadre e il suo primo bronzo nel singolare. L’anno successivo è sempre bronzo a squadre ai Mondiali di Svizzera. Nel 2007 Michela Brunelli si aggiudica altre due medaglie agli Europei in Slovenia, un argento a squadre e un bronzo nel singolare che le permettono di accedere alle Paralimpiadi di Pechino 2008: qui vince l’argento a squadre.
Agli Europei di Genova 2009 e a quelli in Corea 2010 conquista altre medaglie. Le Paralimpiadi di Londra 2012 che non le portano le soddisfazioni desiderate: sfiora il bronzo e arriva al quarto posto. L’anno seguente si rifà ai Campionati Italiani a Lignano Sabbiadoro: un argento a squadre insieme alla collega Clara Podda, un oro a squadre miste e la medaglia d’oro nel singolare. Il medagliere di Michela continua a crescere e a Rio 2016 arriva anche il bronzo nella gara di squadra.
Cosa ne pensi?