
"Non mi sono mai innamorata così in fretta" il ricordo di Michelle Williams per Heath Ledger
L'attrice ha parlato del compagno, morto nel 2008 per un mix letale di farmaci, in un podcast, ricordando la sua "sensibilità incredibile".

L'attrice ha parlato del compagno, morto nel 2008 per un mix letale di farmaci, in un podcast, ricordando la sua "sensibilità incredibile".
Nonostante siano passati 17 anni dalla sua scomparsa, Heath Ledger resta un nome a cui moltissime persone tutt’oggi sono molto legate, a partire da Michelle Williams, che è stata sua compagna per circa due anni e con cui ha avuto la figlia Matilda.
Proprio Williams, che ha poi avuto altri due figli dal marito, il regista Thomas Kail, ha parlato del suo grande amore per Ledger nel corso della puntata del podcast di Dax Sheperd Armchair Expert.
“Mi sento in dovere di dire che l’ho conosciuto quando stava cercando di disintossicarsi, e non credo di essermi mai innamorata di qualcuno così in fretta – ha detto l’attrice, resa famosa da Dawson’s Creek – È stato uno dei ragazzi più speciali che abbia mai incontrato, e sentivo su di lui un peso enorme, una pressione che mi spezzava il cuore. Ero molto, molto triste. Era davvero speciale. Grazie a Dio c’è Matilda”.
I due attori si sono conosciuti e innamorati sul set del film I segreti di Brokeback Mountain, dove Ledger interpretava il cowboy Ennis Del Mar e lei sua moglie Alma; proprio durante il tour di promozione della pellicola di Ang Lee, nell’ottobre del 2005, è nata Matilda. “Avevamo una bambina. Ma forse è proprio questa la cosa positiva dell’essere giovani: non hai abbastanza esperienza per contestualizzare tutto, quindi ti lasci semplicemente trasportare dalla corrente”.
Williams ha descritto il compianto compagno come “un cuore che trabocca ovunque” con una “sensibilità incredibile”.
Si erano lasciati da circa un anno, quando Heath Ledger morì a causa di un mix letale di oppiacei, antistaminici, sonniferi, ansiolitici e analgesici, tutti regolarmente prescritti dal suo medico; a Michelle Williams toccò il peso di dover crescere Matilda nel dolore e completamente da sola: “Quando sbaglio davanti a mia figlia, e mi assumo la responsabilità scusandomi, le insegno a fare lo stesso. A dire: ‘Ops, mamma, scusa’. E non è una tragedia. Fa parte della vita, e si va avanti. Niente vergogna, niente colpe. Hai fatto un errore? Meraviglioso. Io ne ho già fatti cinque oggi”.
“In tutta onestà, per quasi tutto il resto credo nel non combattere le circostanze, nell’accettare dove sei e dove sei stato – aveva già detto in un’intervista del 2016 – Ma su una cosa sola non riesco ad applicare questo pensiero: Matilda che non ha suo padre”.
Giornalista, rockettara, animalista, book addicted, vivo il "qui e ora" come il Wing Chun mi insegna, scrivo da quando ho memoria, amo Barcellona e la Union Jack.
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