Sono passati quindici anni da una delle scene più traumatiche vissute dagli adolescenti dei primi anni Duemila in tv, ovvero la morte di Marissa Cooper, tra le braccia dell’amato Ryan, in The O.C..

Non è certo la prima uscita di scena clamorosa in uno show televisivo (Shonda  Rhimes docet) ma certo l’abbandono di Mischa Barton dalla serie che le ha dato la notorietà, e dove ha esordito appena diciassettenne, ha rappresentato per quasi vent’anni uno degli interrogativi più grandi tra gli appassionati di serie tv.

Perché Barton lasciò O.C., proprio all’apice del successo (e c’è da dire che dopo la sua scomparsa gli ascolti crollarono drasticamente, tanto da portare alla cancellazione della serie dopo la quarta stagione)? Molti, all’epoca, pensarono che dipendesse tutto dalle velleità cinematografiche dell’attrice, e anche gli autori dello show, negli anni, non si sono mai sbottonati più di tanto su quella sorprendente decisione; il creatore della serie Josh Schwartz, ad esempio, nel 2017 ha dichiarato al Daily Beast “È nato da una serie di problemi: creatività, chimica del cast, valutazioni”, aggiungendo anche che “Mischa non voleva uscire dallo show più di quanto nessuno degli altri ragazzi lo volesse”.

Oggi, però, è la stessa Mischa ad aprirsi circa quell’addio inaspettato, parlandone con E! News

Mi sono sempre vergognata di parlare veramente di quello che succedeva dietro le quinte perché sono sempre stata una persona molto riservata e molto consapevole dei sentimenti delle persone – ha spiegato l’attrice – Ora che viviamo in questa era in cui parliamo delle nostre esperienze e le donne raccontano chiaramente ciò che realmente accade dietro le quinte e come sono trattate, è una cosa leggermente diversa.

Barton spiega di aver avuto problemi inizialmente per via del sempre maggiore spazio che la produzione voleva dare a Rachel Bilson come series regular dopo la prima stagione, della questione della paga uguale per tutti e anche per il bullismo subito da alcuni degli uomini sul set; ciononostante, ha resistito, iniziando ad avere ripensamenti solo dopo, ovvero

Solo quando mi sono trovata ad affrontare l’invasione che stavo avendo nella mia vita personale; mi sentivo molto indifesa, immagino sia il modo migliore per dirlo. Stavo lavorando così duramente, probabilmente ero quella che aveva le ore maggiori rispetto agli altri personaggi. Non è stato un personaggio facile per me da interpretare, perché non ero io, motivo per cui penso che alla gente piacesse o pensasse che Marissa fosse divertente e si è affezionata a lei.

Il “crollo” vero, per Mischa, è arrivato a metà della seconda stagione

quando abbiamo iniziato a raddoppiare gli episodi e le riprese sono diventate molto più difficili, era diventato troppo per me. Non sapevo dove stesse andando il personaggio. Ci ripenso con molto affetto, ma ci sono cose che penso siano state fatte e gestite male. Quindi, sentivo di non poter continuare.

L’ho detto, e la produzione mi ha dato una specie di opzione, dicendomi ‘Beh, puoi mantenere il tuo lavoro e salpare verso il tramonto e tornare potenzialmente in futuro in qualche bizzarro scenario televisivo, o possiamo uccidere il tuo personaggio e puoi continuare con la carriera che vuoi fare’. All’epoca stavo ricevendo offerte per film importanti, e dovevo rifiutarle. Avevo sempre fatto particine in film come Il sesto senso. Il mio sogno era quello di ricevere offerte per dei ruoli principali, ed è quello che è successo.

Ero davvero triste al pensiero di andarmene, perché quella era la mia famiglia, ma c’erano state anche delle cose che non erano così belle e mentirei se dicessi che non ero un po’ sollevata di essermi tolta da quella situazione. A distanza di anni le persone quando mi incontrano sono così entusiaste di vedermi, e ricordano solo i bei momenti. Ero giovane, ma ero anche entusiasta di provare a fare cose nuove, e non sapevo se avrei potuto continuare a gestire lo stress di quell’ambiente in cui mi avevano messo.

Dopo l’abbandono di O.C. Mischa ha avuto problemi con la giustizia, venendo arrestata il 27 dicembre 2007 nei pressi di West Hollywood con l’accusa di guida in stato di ebbrezza, possesso di marijuana e guida con patente scaduta (fu rilasciata solo dietro il pagamento di una cauzione di 10 mila dollari), ricalcando in parte il destino tragico del suo personaggio, che in sole tre stagioni ha subito un’overdose, il divorzio dei suoi genitori, è stata presa in ostaggio e ha sparato al fratello del suo ragazzo.

Per Mischa Barton, fortunatamente, le cose sono poi andate diversamente, è riuscita a riprendersi immediatamente e a proseguire con la sua carriera da attrice, sia sul piccolo che sul grande schermo. E oggi, a distanza di quindici anni, è finalmente riuscita a dire la verità anche sull’addio a Marissa Cooper.

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