Sono parole dure e potenti quelle che ha usato Sofia Righetti, modella e campionessa nazionale di sci alpino nel 2014, che su Instagram ha scritto un lungo post per la Giornata Internazionale dei Diritti delle Persone con Disabilità.

La modella, scrittrice ed ex atleta ha postato una foto di lei in spiaggia, che sorride, con la carrozzina accanto a lei, accompagnata da un lungo monito a tutte le persone disabili in questa importante giornata internazionale. “Vorrei solo fare un augurio: che tutte le persone disabili e quelle che lo diventeranno possano crescere in un ambiente che vi faccia riconoscere il vostro valore“, ha scritto Righetti.

Infatti, pone l’accento sul legittimare la rabbia, la ribellione e la pretesa di diritti e ascolto da parte di queste categorie. “Non sono complimenti quelli di chi ti dice che “nonostante le tue condizioni hai il coraggio di vivere””, ricorda Sofia Righetti, ribadendo l’importanza di contrastare le opinioni di chi svaluta la vita e la persona dei disabili.

Sofia Righetti, 33 anni, si concentra a mettere in guardia le categorie oppresse, come anche “femministe, bipoc, grasse, lgbtqia+” da quelle persone che vogliono farle sentire un peso, non danno valore alla loro persona e cercano solo di commiserarle.

“Mandate a fare in c*lo chi vi infantilizza, chi dice che dovete accontentarvi di un partner abusivo, chi vi fa sentire un peso o non all’altezza.

Mandate a fare in c*lo chi vi dice che la vera bellezza è quella interiore e che nega di vedere il vostro bellissimo corpo.

Mandate a fare in c*lo chi dice che le barriere architettoniche e sensoriali non sono segregazione umana, e chi le perpetua.

Rivendicate il vostro essere disabili. DISABILI. Non è una brutta parola e ha una enorme storia alle spalle.”

Sofia Righetti non solo si espone nel trasmettere queste importanti verità, ma consiglia ai suoi followers anche delle ottime letture per divulgare l’informazione sull’abilismo.

Nella bio del suo profilo Instagram, infatti, si può trovare una piccola bibliografia contenente titoli come Disabilità, giustizia, diritto: itinerari tra filosofia del diritto e disability studies, di Maria Giulia Bernadini, e Il corpo delle donne con disabilità. Analisi giuridica intersezionale su violenza, sessualità e diritti, di Sara Carnovali.

Anche la stessa Righetti, che è vegana, ha scritto un libro in collaborazione con Yuri Conti, dove affronta un tema molto interessante: restituire all’animale la dignità in quanto possessore di diritti allo stesso livello di un essere umano. Il libro si chiama L’uomo, l’animale, la natura, edito da Graphe.it.

L'uomo, l'animale, la natura. Questioni di etica

L'uomo, l'animale, la natura. Questioni di etica

Se gli animali non umani possano essere considerati soggetti di diritto è una questione a cui la filosofia ha fornito differenti soluzioni, a partire dalla discussione sul significato dei termini “animale” e “diritto”. Il problema è stato più volte collocato entro un’ottica più vasta, riconducendo l’analisi alla dicotomia tra essere umano e animale non umano, i cui poli sono intesi come categorie contrapposte e, dunque, inconciliabili. I due lavori raccolti in questo volume presentano riflessioni mirate, con l’intenzione di offrire un contributo al dibattito che ruota intorno al tema della soggettività morale degli animali.
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