Monti alla ricerca di voti. La sua riforma del lavoro prevede anche una rivoluzione del calendario scolastico che limiterebbe le vacanze estive a solo un mese, favorendo in questo modo i genitori che lavorano. 

Il programma prevederebbe attività sportive e di recupero che grazie alla scuola aperta undici mesi l’anno troverebbero più spazio e ogni istituto potrebbe scegliere come impiegare al meglio il suo tempo. La smentita, in tarda serata:  “Non è prevista nessuna limitazione a un mese delle vacanze estive delle scuole. La riforma del mercato del lavoro, alla quale lavora un gruppo di economisti insieme a Pietro Ichino, sarà presentata nei prossimi giorni e non conterrà alcun taglio delle vacanze scolastiche” spiega Mario Sechi, candidato e responsabile della campagna elettorale di Scelta Civica.

La protesta dei sindacati scolastici è stata infatti immediata, spiegando che sicuramente tra le urgenze della scuola non c’è quella di cambiare il calendario vacanze.

Nella bozza di riforma si prevedono anche soluzioni più flessibili per i licenziamenti, partendo da quanto è scritto nell’articolo 8, quello sulle deroghe contrattuali. Uno sviluppo del welfare aziendale, voucher per le badanti qualificate e il superamento dell’idea che  “le politiche di conciliazione riguardino solo le donne, che solo loro abbiano il problema di conciliare il lavoro professionale e il lavoro di cura”. Si discute anche di riforma per la rappresentanza sindacale e al sindacato minoritario deve essere garantita la rappresentanza in azienda anche se non si firma l’accordo.
Uno sguardo anche al lavoro giovanile e per favorirlo si parla di una possibile adozione di un piano extra. 

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