Chiara Corbella era una giovane madre romana di soli 28 anni che ha lottato per proteggere, prima di sè stessa, il figlio di cui era incinta, rimandando le terapie per curare un carcinoma alla lingua. Una ragazza come tante “cresciuta in parrocchia a pane e Gmg” come le piaceva raccontare, con la grande passione per il violino e il pianoforte.

Una triste storia però la sua, che ha fatto il giro del mondo.

“Carissimo Francesco, sei stato un dono grande per la nostra vita. Posso solo dirti che noi nasciamo per amore, viviamo per amare e moriremo per conoscere l’amore vero di Dio. Scopo della nostra vita è amare”. Sono state le parole rivolte al figlio, che ha messo al mondo senza aver mai conosciuto.

“Ancora un giorno, ancora 38 grammi in più, prima del parto” ripeteva ai medici per assicurare la completa formazione del feto. Lei però muore, divorata dal male.

Il piccolo oggi ha 2 anni, ma prima di lui, Chiara perse altri due figli: una bambina nata con una malformazione cefalica, morta dopo mezz’ora di vita, e un maschietto venuto al mondo senza arti inferiori, giusto il tempo di affacciarsi al mondo.

“Questa è una dolce croce” sono le sue ultime parle.
In una lettera  al figlio Francesco, Chiara scrive: “Abbiamo amato Maria e Davide e abbiamo amato te, sapendo che non eravate nostri. Dio non ti toglie mai nulla, se toglie è solo perché vuole donarti molto di più. […] Grazie a Maria e Davide ci siamo innamorati della vita eterna. Sappiamo che sei speciale e hai una missione grande. Il Signore ti ha voluto da sempre e ti mostrerà la strada da seguire, se gli aprirai il cuore. Fidati, ne vale la pena”.

 Grazie a numerose testimonianze la sua fama di santità sta crescendo. 

 

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