È morto Philippe Pozzo di Borgo: l'imprenditore francese ha ispirato il film Quasi Amici

L'uomo era rimasto paralizzato dal collo in giù dopo un incidente in parapendio, il grande rapporto instaurato con il suo badante algerino Abdel Yasmin Sellou è stato raccontato nella pellicola.

Philippe Pozzo di Borgo, imprenditore parigino tetraplegico, è morto a 72 anni a Marrakech, in Marocco. La sua vicenda, che lui stesso aveva raccontato nell’autobiografia Le Second Souffle (in italiano tradotta Il diavolo custode), è stata fonte di ispirazione per il film Quasi Amici, uscito nel 2011: a vestire i suoi panni era l’attore François Cluzet, co-protagonista insieme a Omar Sy che interpretava il suo badante. La pellicola aveva avuto un ottimo riscontro in Francia, ma era stata apprezzata anche al di fuori dei confini del Paese transalpino.

Ancora adesso l’opera viene ricordata come  il più grande successo del cinema francese, relegando il leggendario Tre uomini in fuga (1966) di Gérard Oury al secondo posto.

Non appena sono stati informati della sua morte, tra i primi a esprimere un ricordo di Philippe Borgo di Pozzo sono stati i registi del film, Éric Toledano e Olivier Nakache: “Abbiamo appena appreso con grande tristezza della morte del nostro amico Philippe Pozzo di Borgo – hanno scritto oggi i registi su Twitter – Accettando di far adattare la sua storia a Intouchables (Questo il titolo francese del film, ndr), ha cambiato le nostre vite e quelle di molte persone vulnerabili e fragili”.

L’uomo era stato vittima di un incidente con il parapendio, che lo aveva fatto restare paralizzato dal collo in giù. Nonostante questo, lui non aveva voluto arrendersi e aveva dimostrato una caparbietà non comune a tutti dopo un episodio simile, caratteristica che aveva spinto Toledano e Nakache a decidere di realizzare Quasi Amici. I due, in modo particolare, si erano voluti concentrare sul rapporto che lui aveva instaurato con il suo badante algerino Abdel Yasmin Sellou, che aveva saputo incoraggiarlo anche nei momenti difficili.

Ancora adesso Sellou conserva un bellissimo ricordo del periodo trascorso al fianco di Pozzo di Borgo: “Tutti e due abbiamo capovolto il destino che sembrava già scritto per noi. Lui è ben più che un amico per me, perché è anche un padre, un maestro, il mio angelo” – sono le sue parole riportate da Tgcom24. Il loro rapporto lavorativo si era concluso nel 2005, ma i due avevano voluto restare in contatto.

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