è morto oggi il re dell’hard italiano, Riccardo Schicchi.

“Schicchi ha sempre fatto questo lavoro con passione, pensando a un’arte. Certo aveva fiutato il business, è stato un genio del porno italiano, ma lavorava con grande trasporto. Malato da anni, praticamente cieco e con le gambe che si sbriciolavano, ma sempre con quel sorriso stampato”. Queste le parole dell’amico Rocco Siffredi. 

Schicchi portò al successo Ilona Staller, meglio conosciuta come Cicciolina, Moana Pozzi e Eva Henger che diventò sua moglie e con la quale ebbe due figli. Quando incontrò Cicciolina, fu automatica la svolta della carriera di entrambi. Prima alla radio con Voulez-Vous coucher avec moi? con un programma dove si parlava di sesso e dove fu coniato il soprannome Cicciolina appunto. Fu il “padre” del primo seno scoperto in tv nella trasmissione C’era due volte e pochi anni dopo, all’apice della sua carriera, fondò l’agenzia “Diva Futura” per modelle e modelli del mondo dell’eros.

Considerato un grande comunicatore, dopo qualche film di successo, si interessò alla politica entrando anche nel Partito Radicale al fianco di Marco Pannella. Negli anni ’90 fondò il “Partiro dell’amore” che non arrivò al quorum ma ebbe un buon numero di preferenze grazie alla capolista Moana Pozzi.

Quest’estate fu colpito da un aggravamento del diabete mellito di cui soffriva da anni. Entrato in coma riuscì però a riprendersi, fino a stamattina, dopo l’ennesimo ricovero in terapia intensiva presso l’ospedale San Pietro della capitale. Fino all’ultimo la compagna Eva Henger è rimasta vicina a lui. 

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