Cos'è il mouth tape e perché mettersi un cerotto sulla bocca non sempre aiuta a dormire meglio

La pratica di mettersi un cerotto sulla bocca prima di andare a dormire sta spopolando sui social, ma gli esperti non sono del tutto favorevoli a questo trend.

Girando sui social è possibile trovare moltissimi post e video dedicati al “mouth tape“, la pratica di mettere un cerotto davanti alla bocca per dormire meglio.

Uno dei tanti rimedi per chi ha problemi di insonnia o di respirazione, diventsto un vero e proprio business per diverse aziende che, cavalcando l’onda del momento, hanno messo in commercio kit che a quanto pare stanno andando a ruba.

Ma tapparsi la bocca con un cerotto può davvero aiutare a dormire in maniera migliore?

Secondo gli esperti la risposta è no: l’esperto del sonno James Wilson, parlando con The Daily Mail on Sunday, ha definito “folli” molte delle affermazioni sul mouth tape, spiegando che “Non ci sono buone ricerche che dimostrino che il nastro adesivo sulla bocca faccia molto di ciò che affermano le aziende che vendono questi prodotti, e può persino essere pericoloso per alcune persone”.

Chi segue questa pratica suggerisce di usare un nastro kinesiologico, ovvero un nastro elastico con rete in tessuto che viene generalmente impiegato nelle lesioni muscolari e che può essere staccato dalla pelle senza troppi fastidi; le aziende produttrici, invece, offrono kit con nastro pretagliato realizzato proprio per questo scopo, in varie forme e dimensioni. Apponendolo sulla bocca durante la notte, la persona deve necessariamente respirare con il naso, con molti benefici – secondo i sostenitori – che riguardarebbero soprattutto la produzione di ossido nitrico che avviene nella cavità nasale quando respiriamo solo attraverso le narici.

L’ossido nitrico neutralizzerebbe batteri, virus e simili prima che raggiungano i polmoni, rilasserebbe i vasi sanguigni, abbassarebbe la pressione sanguigna e supporterebbe persino la funzionalità renale.

“Quando si espira dal naso, il 75% dell’ossido nitrico prodotto viene riciclato nel naso, ma se si espira dalla bocca, più del 75% dell’ossido nitrico viene perso – spiega Robin McNelis, specialista in fisioterapia polmonare nel Regno Unito – Con la respirazione nasale, l’aria passa attraverso le strutture del naso e raccoglie molto calore e umidità, il che è vantaggioso perché è necessario che l’ossigeno sia a 37 °C e saturo di umidità affinché venga assorbito nel tessuto polmonare”.

Uno studio del 2018 condotto dall’Università del Colorado ha inoltre rilevato che mettere un cerotto sulla bocca aiuterebbe nelle competizioni sportive, scoprendo che i corridori che avevano la bocca tappata durante i test sul tapis roulant avevano ottenuto risultati migliori dopo essersi allenati con questa tecnica per sei mesi, rispetto a quelli che indossavano cerotti nasali e respiravano attraverso la bocca.

Per le aziende che producono i cerotti, inoltre, la respirazione orale sarebbe collegata a scarsa quantità e qualità del sonno, oltre che al russare, all’aumento di peso e persino all’aspetto della mascella. Affermazioni che, dice Wilson, contengono un fondo di verità, ma allora perché il mouth tape non sarebbe efficace?

“L’idea che un gran numero di noi sia affetto da questo problema è un’esagerazione”, un’asserzione confermate dal neurologo ed esperto del sonno, Chris Winter, secondo le cui ricerche solo il 2% delle persone ne è affetto, ovvero dormono effettivamente con la bocca aperta.

Attualmente ci sono ben 177 studi sul mouth tap, la cui revisione è stata pubblicata lo scorso anno sul The American Journal of Otolaryngology, secondo cui non ci sarebbero conferme di nessuna delle cose “promesse” dalla aziende produttrici. Nessun riscontro rispetto alla cura del metabolismo lento, o soluzioni al russare, né miglioramenti alla forma del viso.

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