Il mondo della pornografia è oggi così vasto da contenere praticamente di tutto: chiunque, sul web, può trovare ciò che desidera, praticamente senza alcuna difficoltà. Ma la maggior parte dei film a luci rosse è rivolta ad un pubblico maschile e presenta una sessualità spesso distorta e violenta. La figura femminile viene sminuita, ridotta ad un mero oggetto sessuale, e naturalmente idealizzata ad uso e consumo di ragazzi dall’ormone impazzito. E, come ben sappiamo, ciascun adolescente che ha accesso ad un computer o a uno smartphone può tranquillamente visionare questi contenuti.

Perché allora non far sì che i film porno raccontino una sessualità più veritiera? Questa è la sfida che Channel 4, emittente britannica, ha posto a 5 mamme inglesi, dopo aver fatto visionare loro qualche video hard presente in rete. Emma, Anita, Sarah, Sarah-Louise e Jane sono le protagoniste di Mums make porn, il documentario che sta facendo scandalo in Gran Bretagna. Nel corso della prima puntata, in effetti, le donne sono state messe di fronte alla dura realtà: ciò che va di moda oggi sul web sono le fantasie più violente, dove le ragazze vengono stuprate e usate come oggetti.

L’idea che questo possa essere il primo approccio al mondo del sesso per i loro figli è stato sconvolgente, tanto che una delle mamme, Jane, non se l’è sentita di proseguire nella realizzazione del documentario. Sconvolte da quanto appreso, le altre 4 donne hanno invece deciso di accettare la sfida: realizzare dei contenuti pornografici che presentino il sesso in maniera diversa, in modo da stimolare i giovani a sviluppare relazioni sessuali corrette. Come spunto, le mamme hanno potuto osservare sul set di un film porno a Barcellona il lavoro della regista Erika Lust.

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Nel vedere come Erika si focalizzi anche sul piacere femminile e mostri una figura più reale della donna, le protagoniste di Mums make porn hanno capito quale fosse il modo giusto di procedere. Emma, Anita, Sarah e Sarah-Louise si sono dunque messe all’opera: hanno girato il loro film porno, ciascuna di loro portando dietro le telecamere la propria esperienza. Emma, che è una stilista, ha assunto il ruolo di direttrice artistica, mentre Sarah-Louise si è occupata del make up, dell’hair stylist e dei costumi. Infine, Sarah e Anita hanno condiviso la responsabilità alla regia – Sarah ha anche portato sul set le sue abilità di fotografa.

Il risultato verrà trasmesso nel corso della terza puntata del documentario. Le mamme si riuniranno in famiglia e mostreranno ciò che hanno prodotto ai loro figli, per spingerli verso una sessualità consapevole e responsabile. Emma Morgan, la produttrice di Mums make porn, ha spiegato il motivo che l’ha spinta a realizzare un documentario così controverso:

“Abbiamo studiato le statistiche riguardanti la pornografia e il suo impatto sull’educazione sessuale degli adolescenti. Abbiamo fatto molte ricerche sull’argomento e abbiamo scoperto che la maggior parte del porno porta in scena la violenza. Volevamo parlare di sesso e pornografia in modo aperto, coinvolgendo tutti. Ci sembrava di dover fare qualcosa per provocare un dibattito, incoraggiare discussioni tra genitori e figli e attirare l’attenzione sull’argomento. A volte le azioni parlano più delle parole e siamo molto orgogliosi delle mamme, del film che hanno girato e del messaggio che trasmette.”.

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