"La casa di carta", tutto ciò che sappiamo (senza spoiler!) sulla nuova stagione

Disponibile su Netflix a partire dal 3 settembre, la serie è divisa in due parti e per il gran finale bisognerà aspettare dicembre. Nel cast tre new entry: Patrick Criado, Miguel Ángel Silvestre e José Manuel Seda.

Sale l’attesa per l’uscita dell’ultima stagione de La casa di carta. L’ultimo capitolo della serie spagnola si compone di dieci episodi totali: i primi cinque sono disponibili su Netflix a partire dal 3 settembre; per la seconda parte, invece, – composta dallo stesso numero di puntate – bisognerà aspettare il 3 dicembre.

La serie riprende esattamente da dove si era interrotta nella quarta stagione. La banda è rinchiusa nella Banca di Spagna da oltre cento ore. Sono riusciti a salvare Lisbona, ma il momento più buio arriva dopo aver perso uno dei loro. Il Professore è stato catturato da Sierra e, per la prima volta, non ha un piano di fuga. Proprio quando sembra che niente possa andare peggio, entra in scena un nemico molto più potente di tutti quelli affrontati finora: l’esercito. La fine del più grande colpo della storia si avvicina e quella che era iniziata come una rapina si trasformerà in una guerra.

Per questa stagione sono state annunciate tre new entry: Patrick Criado, che impersonerà il 31enne Rafael, figlio di Berlino, ex studente di ingegneria informatica al MIT in Massachusetts e con una sola certezza nella vita: non essere come suo padre; Miguel Ángel Silvestre che interpreterà René, il grande amore di Tokyo e José Manuel Seda, nei panni di Sagasta, comandante delle Forze Speciali dell’Esercito Spagnolo che dopo aver preso parte a innumerevoli missioni internazionali contro i peggiori esemplari della specie umana, è diventato uguale a coloro che ha ucciso.

La quinta stagione de La casa di carta probabilmente sarà l’ultima, anche se non è impossibile che in futuro si torni a parlare del Professore e della sua banda. Come riportato su Sky Tg24, infatti, Álvaro Morte, l’attore che interpreta Sergio Marquina, avrebbe dichiarato:

Io, Álvaro Morte, non posso dire se il mio personaggio arriva alla fine oppure no. Detto questo, e sia chiaro che non mi sto sbilanciando per un’alternativa o per l’altra, perché Berlino è morto eppure c’è ancora, e se si facesse un’ottava stagione e riapparisse Nairobi non sarebbe una follia… Perciò, se la cosa andasse avanti e mi volessero nella squadra, sarei contento, però adesso voglio fare altre cose, anche come regista e produttore”.

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