Addio a Nikki Giovanni, icona del Black Arts Movement, scomparsa a 81 anni a Blacksburg, sud ovest della Virginia, dopo la terza diagnosi di cancro. L’amica e autrice Renée Watson, nell’annunciarlo ai media americani, ha detto “È deceduta con la sua compagna di tutta una vita, Virginia (Ginney) Fowler, al suo fianco”.

“Saremo per sempre grati per il tempo incondizionato che ha dedicato a noi e a tutti i suoi figli letterati nel mondo della scrittura”, ha dichiarato il poeta Kwame Alexander.

Nata a Knoxville, in  Tennessee, il 7 giugno 1943, Yolande Cornelia Giovanni è cresciuta a Cincinnati, in Ohio, laureandosi in storia alla Fisk University di Nashville, dove si avvicinò alla letteratura e alla poesia grazie ad autori afroamericani come Amiri Baraka e Dudley Randal.

Poi la Columbia University School of ASrts, dove studiò proprio poesia, e l’avvicinamento, negli anni ’60, al Black Arts Movement, le cui rivendicazioni Giovanni trasportò anche nella sua arte, accanto a voci come Maya Angelou, James Baldwin, Thelonious Monk, Audre Lorde.

Nel 1968 le prime due raccolte di poesie, Black Feeling, Black Talk e Black Judgement hanno rappresentato l’inizio di una fiorente carriera che darà vita a oltre 30 libri, fra cui Those Who Ride the Night Winds e Bicycles: Love Poems. Purtroppo, nessuna delle opere di Giovanni è stata mai tradotta in italiano, se non singole traduzioni su riviste e antologie.

Il suo attivismo e l’impegno nel BAM, in un momento storico in cui la segregazione razziale era ancora fortissima e organizzazioni come il Ku Klux Klan tentavano di reprimere violentemente le richieste della comunità afroamericana, Giovanni fu messa sotto osservazione anche dalll’FBI, come poi raccontò più tardi al Pittsburgh Press, spiegando come invitasse gli agenti che la sorvegliavano “per un caffè, perché sapevo che volevano sorvegliare il posto dove abitavo”.

Non c’è stata solo la poesia, nel suo lavoro, ma anche diverse opere di saggistica e letteratura per bambini, e molte registrazioni, tra cui la The Nikki Giovanni Poetry Collection (2004), candidata all’Emmy Award. Le sue pubblicazioni più recenti includono Make Me Rain: Poems & Prose (2020); Chasing Utopia: A Hybrid (2013); e, come curatrice, The 100 Best African American Poems (2010). Ha pubblicato più di due dozzine di volumi di poesie, saggi e antologie curate e 11 libri illustrati per bambini, tra cui Rosa, una biografia pluripremiata su Rosa Parks.

A proposito di premi, tanti quelli vinti in carriera da Nikki Giovanni: il Ruth Lilly Poetry Prize del 2022, il Rosa L. Parks Woman of Courage Award inaugurale, l’American Book Award, il Langston Hughes Award, il Virginia Governor’s Award for the Arts, l’Emily Couric Leadership Award, un Literary Excellence Award. Ha inoltre ricevuto per sette volte il NAACP Image Award.

Negli Stati Uniti ha ottenuto anche tredici lauree di Doctor Honoris Causae.

Una brutta pagina la visse nei suoi anni da insegnante di letteratura inglese alla Virginia Tech di Blacksburg, professione svolta dal 1987 al 2022, quando, nel 2007, uno dei suoi ex studenti di poesia uccise 32 persone nella sparatoria del Virginia Tech. Un ragazzo che, spiegò in seguito la poeta, lei aveva chiesto di rimuovere dalla classe già nel 2005, ritenendolo una minaccia.

“Uccidere è una mancanza di creazione – disse quando venne interrogata dopo la sparatoria – È una mancanza di immaginazione. È una mancanza di comprensione di chi sei e del tuo posto nel mondo. La vita è un’idea interessante e buona”.

Negli anni ’90 la diagnosi di cancro al polmone; al momento della morte stava lavorando a un’ultima raccolta di poesie e a un libro di memorie intitolato A Street Called Mulvaney.

Nel suo lavoro Nikki Giovanni ha esplorato tematiche come il genere, la sessualità, la famiglia afroamericana, in un tentativo di elevare e di portare anche nel mondo dell’arte la voce della sua comunità e le lotte del Black Arts Movement, in un momento storico in cui qualcuno cercava di farle tacere, cantando la Black Joy, la gioia di essere neri.

Di seguito una delle sue poesie più famose, Nikki-Rosa, contenuta nella prima raccolta Black Feeling, Black Talk e Black Judgement

childhood remembrances are always a drag
if you’re Black
you always remember things like living in Woodlawn
with no inside toilet
and if you become famous or something
they never talk about how happy you were to have
your mother
all to yourself and
how good the water felt when you got your bath
from one of those
big tubs that folk in chicago barbecue in
and somehow when you talk about home
it never gets across how much you
understood their feelings
as the whole family attended meetings about Hollydale
and even though you remember
your biographers never understand
your father’s pain as he sells his stock
and another dream goes
And though you’re poor it isn’t poverty that
concerns you
and though they fought a lot
it isn’t your father’s drinking that makes any difference
but only that everybody is together and you
and your sister have happy birthdays and very good
Christmases
and I really hope no white person ever has cause
to write about me
because they never understand
Black love is Black wealth and they’ll
probably talk about my hard childhood
and never understand that
all the while I was quite happy.

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