Un focolaio di Covid-19 ha fatto scattare l’allarme rosso all’interno del reparto di Oncologia dell’ospedale Niguarda di Milano. Per evitare che possa espandersi, secondo quanto riferito dal Corriere della Sera, nelle prossime ore sarà effettuata una bonifica.

Il contagio, stando alle prime informazioni, sembrerebbe essere partito da alcuni specializzandi del reparto, tra i primi ad ammalarsi. Dopo di loro anche medici, infermieri e operatori sanitari sono risultati positivi al tampone per rilevare il Covid-19.

Dall’Ospedale fanno sapere che si tratta di contagi recentissimi visto che poco più di una settimana fa tutto il personale era stato sottoposto ai test sierologici che non avevano restituito risultati positivi.

I test verranno ripetuti nelle prossime ore per escludere dei nuovi, eventuali, contagi. La sensazione, però, è che anche in questo caso si sia intervenuti tempestivamente, cosa che ha permesso di tenere sotto controllo il focolaio. Per permettere la bonifica, tuttavia, i pazienti presenti nella struttura colpita verranno spostati e il personale sottoposto alla quarantena.

I medici del Niguarda si sono appellati al buonsenso di tutti i cittadini:“Questo nuovo focolaio dimostra che la malattia non è affatto sparita e che il virus si può ancora trasmettere in tempi molto rapidi. Non bisogna abbassare la guardia: facciamo un appello anche ai più giovani, che probabilmente stanno vivendo le prime settimane della Fase 2 con troppa leggerezza”.

Nella giornata di ieri, l’immunologo Francesco Le Foche si era detto molto ottimista per il decorso dell’epidemia:

“Quando è iniziata era come un enorme incendio in una foresta. Questo incendio oggi non c’è più. Restano ancora piccoli focolai, ma per quelli abbiamo ‘il secchio e l’acqua’: possiamo spegnerli” ha spiegato l’esperto.
“Ora siamo molto più preparati: qualora dovesse tornare, non penso che possa metterci così in difficoltà: sono molto ottimista, non può più creare problemi come quelli che ha creato.”

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