I tempi stanno cambiando. Lo dimostra anche un brand come Barilla che, storicamente legato a spot bellissimi ma iconici di una famiglia intesa nel senso tradizionale del termine, ora annovera tra i suoi testimonial artisti, influencer e drag queen, tutti riuniti alla tavola di un vero e proprio mito, Sophia Loren.

Un vero cortometraggio in stile hollywoodiano, che nasce dalla già consolidata partnership tra il brand streetwear GCDS e il più grande produttore di pasta al mondo, che si era instaurata agli inizi del 2019 con la capsule collection di felpe e berretti presentata sulle passerelle della fashion week milanese a febbraio, poi è proseguita con il pack rosa, in edizione limitata, delle confezioni di pasta Barilla, vendute in 90 punti vendita Esselunga fino a esaurimento scorte.

Il pack rosa edizione limitata (Fonte: GCDS)

Il commercial, quindi, non è altro che il coronamento di una collaborazione che segna una decisa svolta per l’azienda di Parma: diretto da Nadia Lee Cohen, il corto è composto da varie scene, collegate tra loro, che si svolgono vicino a un treno della metropolitana, in un jazz club, in un parrucchiere e in un’auto. Ispirato al technicolor dei film anni ’60, inaugura The New Barilla, in cui saranno compresi tradizione, inclusione e modernità.

Fra i nomi presenti nel video, che potete guardare nella versione integrale qui, ci sono, ad esempio, Lindsey Wixon, Anna Cleveland, Aweng.

La sola presenza delle drag queen, del resto, basta per segnare una svolta, anche se su tutte, inutile dirlo, brilla la stella di Sophia che, da vera matrona, annuncia l’arrivo degli spaghetti al pomodoro con uno squillante “È pronto!” con cui invita i suoi commensali a riunirsi attorno alla tavola.

Quando Nadia e io abbiamo iniziato a pensare a un cortometraggio, il nome di Sophia è nato istintivamente“, ha spiegato il direttore creativo e fondatore di GCDS Giuliano Calza. E non poteva essere altrimenti, per una donna che ha sempre orgogliosamente affermato

Tutto quello che vedete lo devo agli spaghetti.

Così, mentre certi miti non tramontano mai, è bello invece vedere come i tempi stiano davvero cambiando, e questo primo piccolo passo verso la ricerca di “altri” modelli familiari è l’esempio più lampante.

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