L’OMS ha ufficialmente rimosso la transessualità dalla lista delle malattie mentali.

L’incongruenza di genere – fanno sapere dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come riporta l’Ansa – è stata rimossa dalla categoria dei disordini mentali dell’International Classification of Diseases per essere inserita in un nuovo capitolo delle ‘condizioni di salute sessuale’ […] È ormai chiaro che non si tratti di una malattia mentale e classificarla come tale può causare una enorme stigmatizzazione per le persone transgender.

Rimossa dalle malattie mentali ma ancora presente nella classificazione internazionale ICD così da permettere lo sviluppo di cure sanitarie necessarie, possibili solamente se la transessualità rimane appunto all’interno dell’ICD.

Come spiega Lale Lay – coordinatrice del team che gestisce le problematiche di adolescenti e popolazioni a rischio – ora la transessualità è stata inserita “in un capitolo di nuova creazione, per dare spazio a condizioni collegate alla salute sessuale e che non necessariamente hanno a che fare con altre situazioni codificate nell’Icd”. Importante, sottolinea l’OMS, l’aver capito che non si tratta di un disturbo di natura mentale.

Reazioni positive da parte dei movimenti che si battono per il riconoscimento di diritti dei transessuali

È l’equivalente di aver tolto l’omosessualità dai disordini psichiatrici, è una pietra miliare – ha commentato Sally Goldner dell’australiana TransGender Victoria – Non si può più dire che è un disordine mentale: c’è l’Oms che dice di no, che è solo parte della diversità umana e deve essere trattata con rispetto

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