1 donna su 10 sperimenta una profonda depressione durante la perimenopausa (fase antecedente alla menopausa) che la spinge a vagliare l’ipotesi del suicidio.

Ad affermarlo, una ricerca pubblicata in esclusiva dal The Independent.

Intervistata dal noto giornale online britannico, Diane Danzebrink – gestore della rete Menopause Support attiva nel Regno Unito – ha asserito che “le statistiche sui suicidi ci mostrano che il maggior rischio di suicidio tra le donne è più alto tra i 45 e i 55 anni, il periodo in cui la perimenopausa ha generalmente inizio”.

Un altro dato allarmante di questa ricerca – condotta da un’app gratuita per la salute delle donne chiamata Health & Her – è che, durante il periodo di perimenopausa, ben nove donne su dieci sviluppano problemi di salute mentale a causa della consistente diminuzione degli estrogeni nel corpo. Si tratta, infatti, di una fase molto delicata per le donne, durante la quale si sperimenta una forte fluttuazione ormonale difficile da gestire.

I ricercatori hanno intervistato 2.000 donne britanniche di età compresa tra i 46 e i 60 anni e hanno scoperto che tre quarti di loro non ha mai avuto problemi di salute mentale prima della perimenopausa. Poco più di un terzo, invece, non ha cercato aiuto per i propri sintomi, mentre 8 su 10 non hanno mai discusso di problemi di salute mentale con il proprio partner o coniuge.

La psicoterapeuta Eleanor Morgan ha scoperto, durante le ricerche per il suo libro Hormonal, che molte donne non sanno nemmeno dell’esistenza della perimenopausa, pur presentandone i sintomi.

È preoccupante constatare che la maggioranza delle donne che si trovano a dover affrontare questa fase della vita non riesce a esternare la sofferenza provata, per paura di come reagirebbero le persone intorno a loro. “Questo è indice di una società che produce ancora molte idee dannose su come le donne dovrebbero essere o dovrebbero comportarsi. E, purtroppo, non esiste un semplice farmaco per risolvere questo problema sociale”, ha affermato la dottoressa Morgan al The Independent.

Secondo quanto affermato da Kate Bache, co-fondatrice di Health & Her, “ci vogliono in media 14 mesi perché le donne si rendano conto di essere in perimenopausa. Questa fase può avere inizio prima ancora che il ciclo si sia fermato”. Gli effetti collaterali che si possono presentare vanno dalle palpitazioni cardiache alle vampate di calore, al dolore vaginale, all’ansia e alla depressione. Altri sintomi frequenti sono mal di testa, problemi di memoria, insonnia, calo della libido, sudorazione notturna e infezioni ricorrenti al tratto urinario.

Si è inoltre evidenziato che quattro donne su dieci sono soggette a violenti sbalzi d’umore, mentre un terzo sperimenta una crescente sensazione di inutilità. A volte non si ha neanche la voglia di alzarsi dal letto al mattino.

“Una diagnosi errata può rappresentare un problema enorme per le donne in perimenopausa”, ha dichiarato al The Independent Carolyn Harris, deputata del partito laburista per Swansea East. “A molte di loro si continuano a prescrivere antidepressivi invece della terapia ormonale sostitutiva (HRT), che allevia i sintomi della menopausa”.

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