Se pensavate che smartwatch e bracciali fitness fossero l’ultima tendenza in fatto di tecnologia, allora vi sbagliate di grosso. Da Torino arriva infatti un’innovativa invenzione che potrebbe rivoluzionare una volta per tutte non solo l’intero mondo digitale ma, soprattutto, quello della telefonia mobile. Addio smartphone quindi, o meglio, addio ai cari apparecchi telefonici  che siamo solite utilizzare: la nuova tecnologia in fatto di cellulari si chiama Get ed è interamente made in Italy. Si tratta di un particolare bracciale in grado di divenire un’estensione dei nostri cari telefonini con il quale sarà possibile telefonare utilizzando un dito. Sì, avete capito bene. Ad aver ideato questo nuovo prodotto tecnologico è stato Edoardo Parini, un giovane designer romano di origini piemontesi – insieme ai fratelli Enrico ed Emiliano – dopo aver realizzato una tesi presso l’University of Art and design di Losanna, in Svizzera. Quella inventata dai gemelli Parini sembra essere proprio la scoperta del futuro – in pieno stile Black Mirror – che stavamo aspettando.

Alla base di questo progetto tecnologico c’è una startup chiamata Deed – una nuova impresa temporanea – che ha come sede attuale l’I3p, il principale incubatore universitario e italiano d’impresa del Politecnico di Torino. A spiegare il perché di questa scelta è stato lo stesso Edoardo Parini attraverso un’intervista riportata da Repubblica:

Volevamo fare un prodotto completamente made in Italy e abbiamo passato sei mesi a girare il nostro Paese in cerca del posto giusto. Alla fine la silente e operosa Torino ci ha conquistati. […] A livello elettronico c’è tutto ciò che ci serve, esistono ottime società specializzate e poi l’I3p è uno dei migliori incubatori d’Europa.

Insomma, una scelta non dettata dal caso ma magistralmente applicata dopo mesi di studio. Parlando però di cose interessanti, come funziona Get e com’è possibile riuscire a telefonare unicamente attraverso il nostro dito? Non c’è nessun trucco o magia, si tratta di uno studio tecnologico avanzato: Get è infatti una fascia collegata al nostro smartphone attraverso l’applicazione bluetooth; quando si riceve una telefonata il braccialetto comincia a vibrare e basta una semplice rotazione del polso per rispondere al telefono. Come? Si avvicina l’indice all’orecchio ed ecco che si può cominciare a sentire la voce del nostro interlocutore (proprio attraverso il nostro dito). Come? Tutta una questione di vibrazioni.

L’ultima parte dell’orecchio interno si chiama coclea. Noi lo raggiungiamo attraverso delle vibrazioni prodotte dal suono, che vengono propagate da Get attraverso la mano, che fa da cassa di risonanza.

Ha puntualizzato ancora Edoardo Parini sempre come riporta La Repubblica. Se la startup Deed – nata nel maggio 2016 – si è principalmente occupata del design dell’oggetto, a oggi il caro Get può vantare diverse funzionalità: riconosce la voce di colui che lo sta indossando e, inoltre, permette di effettuare pagamenti e monitorare le proprie attività sportive. Insomma, non solo un personal trainer digitale ma una vera e propria cornetta “invisibile”. La prima “conquista” di Get sarà il museo Maxxi di Roma che da fine febbraio 2018 lo utilizzerà come audioguida per i propri visitatori. Altri progetti per il futuro? Dalla primavera dello stesso anno, invece, partirà una raccolta fondi per conquistare con questo innovativo prodotto il mercato business e consumer internazionale.

Insomma, anche se questo nuovo smartphone – o meglio, non-smartphone – non è ancora ufficialmente in commercio la curiosità legata alle sue funzionalità è già più che alta.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!