Leggendo i giornali e gli articoli in rete o guardando il telegiornale molto spesso siamo sopraffatte da scene di estrema violenza, spesso a sfondo razziale. Di tutt’altra natura, invece, è la storia che vi sto per raccontare dove i protagonisti sono sempre un uomo di colore e uno bianco, ma il messaggio che viene trasmesso vi lascerà senza parole. Nessuna rissa e niente armi: solo compassione e aiuto tra uomini.

L’uomo bianco è un suprematista che, come potete vedere dalla foto, indossa una maglia con una vistosa svastica sul petto. E che, durante la manifestazione del Ku Klux Klan in South Carolina, si sente male. Forse a causa del caldo eccessivo, forse per la tensione del momento, fatto sta che l’uomo accusa un malore e ha bisogno di essere sorretto.

Ed ecco che il suo soccorritore è proprio un poliziotto afroamericano, Leroy Smith. Un uomo dall’incarnato scuro e in divisa, che lo accompagna all’ombra, affinché possa trovare riparo dal sole e possa bere dell’acqua. Una foto estremamente semplice, dove non ci sono né violenza, né tensione. Bensì rispetto e professionalità da parte del poliziotto di colore nei confronti del suprematista bianco.

L’immagine è diventata virale, ha fatto il giro del web ed è stata postata in tutti i maggiori social mondiali. A colpire il cuore degli utenti non sono stati, però, slogan razzisti o immagini di odio. Bensì il contrario. La foto è stata pubblicata online da Rob Godfrey, il vicecapo dello staff della governatrice Nikki Haley, che ha descritto il gesto come “un esempio non poco comune di umanità nello Stato”.

E immediate sono arrivate anche le risposte su Twitter: “Quel poliziotto è una persona migliore di me” oppure “Quel suprematista non dimenticherà mai un gesto simile” (solo per citarne alcune).

Le motivazioni alla base della manifestazione restano sullo sfondo, se paragonate al messaggio positivo che esprime l’immagine. Estremisti che sventolano bandiere confederate in segno di protesta contro il Parlamento della South Carolina da un lato. E Leroy Smith, direttore della sicurezza pubblica per lo Stato, che sorregge un manifestante in difficoltà dall’altro. Due facce diverse della stessa medaglia.

Il successo planetario della fotografia è dovuto al significato che sottende: un gesto d’aiuto che diventa simbolo dell’insensatezza del razzismo e della forza positiva dell’integrazione.  Soprattutto se pensate che l’immagine è stata scattata a Columbia, città dove gli scontri neri-bianchi sono molto accesi e dove si sta manifestando da settimane. Nei giorni scorsi Nikki Haley, governatrice repubblicana, aveva scritto a tal proposito su Facebook:

La nostra speranza è che la gente della South Carolina si tenga lontano dall’esibizione d’odio e disordine che i membri del Ku Klux Klan sperano di provocare nel weekend.

Questa foto è arrivata proprio come una risposta alle sue richieste. Laddove alla tensione crescente presente in città, si è contrapposta la compostezza di questo esponente afroamericano delle forze dell’ordine.

Temo (purtroppo) non potrà essere semplicemente una fotografia a poter cambiare gli scenari politici mondiali. Ma vorrei fosse almeno vera la frase del Talmud babilonese riportata anche nel film Schindler’s List: “Chi salva una vita, salva il mondo intero”.

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