Un rapporto dell’autopsia ottenuto dall’Associated Press rivela nuove indiscrezioni sulla morte di Prince.  Al momento del decesso il corpo aveva una concentrazione altissima di Fentanyl, un potentissimo antidolorifico oppiaceo che solitamente è prescritto ai malati di cancro per alleviare il dolore. L’analgesico sintetico è molto più potente della morfina e ben 50 volte più forte dell’eroina.

Questa l’indiscrezione arrivata a più di due anni dalla morte di Prince, avventura il 21 aprile 2016, quando fu ritrovato morto nel suo studio di Paisley Park nel Minnesota.

La concentrazione di Fentanyl nel sangue di Prince è pari a 67,8 microgrammi per litro, la media dei livelli nelle persone uccise dal farmaco va da 3 a 58 microgrammi per litro. Questa rivelazione mette in dubbio anche la prima dichiarazione del medico legale che aveva affermato che la morte era avvenuta per “overdose accidentale”, i legali della famiglia non avevano mai commentato il dato sebbene non avessero mai negato l’uso del farmaco. Per alcuni, l’alto dosaggio, potrebbe mettere in discussione anche le ultime volontà del genio del Minneapolis.

Che la morte fosse avvenuta per overdose di farmaci era un’ipotesi ventilata da più parti in quanto Prince Roger Nelson, autore di brani che resteranno nella storia, come Purple Rain e Kiss, nell’ultimo periodo aveva sviluppato una vera e propria dipendenza da oppiacei.

Il caso sulla morte di Prince è più che aperto e gli investigatori stanno ancora valutando se muovere delle accuse precise contro qualcuno o chiudere le indagini individuando la causa della morte nell’overdose accidentale; l’indiscrezione riportata dall’Associated Press, ripresa dal NY Times,  pare essere una “pistola fumante” sui presunti colpevoli.

Intanto i fan di Prince si sono dati appuntamento tra il 19 e il 22 aprile infatti a Paisley Park dove si terrà la Prince4Ever Celebration 2018: una festa in famiglia con la partecipazione di alcuni ospiti speciali per ricordarlo  e ricordare la sua musica e la sua arte.

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