Il ministero delle Pari Opportunità, ha immediatamente bloccato la diffusione di alcuni cartelloni pubblicitari raffiguranti un palese caso di femminicidio. Si tratta di alcuni manifesti affissi sui cartelloni delle principali città italiane nei quali è raffigurata una donna evidentemente esanime riversa sul letto e il suo omicida seduto sul bordo dello stesso letto, un maschione belloccio con tanto di camicia sbottonata sul petto, (la perfetta incarnazione del macho) ritratto nell’atto di brandire uno straccio per le pulizie.

Ecco quindi l’ oggetto della pubblicità, un prodotto che, come recita la didascalia che campeggia a grandi caratteri sul manifesto incriminato, “elimina tutte le tracce”. Impossibile non leggervi l’intenzione di scherzare su un crimine abominevole come il femminicidio che ad oggi è uno dei più macabri flagelli della nostra società. Non è pleonastico ricordare che in Italia, con una frequenza spaventosa (ogni 3 o 4 giorni) una donna viene uccisa da un uomo, che sia suo marito, compagno, padre, amante, fidanzato o parente.

Per fortuna il ministro uscente, Elsa Fornero, ne ha ordinato l’immediato ritiro rilasciando una dichiarazione:
“In data 28 marzo  ho immediatamente provveduto a chiedere all’Istituto per l’autodisciplina pubblicitaria il ritiro della pubblicita’ dello “straccio magico” visibile nei cartelloni affissi nelle strade della citta’ di Napoli. Pubblicita’ siffatte, che prendono spunto dal drammatico fenomeno del “femminicidio”, oltre a svilire l’immagine della donna, istigano ad ingiustificati e gravissimi comportamenti violenti.
L’attenzione per le donne ed i loro diritti – ha concluso il Ministro – passa anche attraverso una pubblicita’ corretta che non svilisca la loro dignita'”.

Immediata la controrisposta di Stefano Antonelli, ideatore della pubblicità shock, il quale si è candidamente dichiarato stupito del putiferio suscitato dalla sua “creazione” ed ha replicato: “In tutto si può vedere del marcio. Se avessimo fatto una pubblicità diversa magari sarebbero insorte altre categorie. Noi ci riferiamo a un pubblico adulto, abituato quindi a vedere telefilm come Csi. In America o in Inghilterra questa pubblicità non avrebbe indignato nessuno. Nel mondo c’è un omicidio ogni dieci secondi, è un discorso bigotto pensare al femminicidio. Non istighiamo a uccidere: uno vede la nostra pubblicità e ammazza la moglie o la compagna? Ma andiamo…”. E ha aggiunto ancora: “Il proprietario della società ha reagito alle polemiche rinnovandomi i suoi complimenti ed esclamando: <<Geniale!>>”

Geniale. Se esistesse un premio Oscar alla migliore idiozia mai realizzata, questa vincerebbe senz’altro il primo premio.
Geniale, davvero.

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