Una pubblicità esposta nella metropolitana di Milano che non è di certo passata inosservata alle milanesi più sensibili: “Un ferro da stiro, un pigiama, un grembiule, un bracciale Pandora. Secondo te cosa la farebbe felice?”. Si tratta di uno slogan che Pandora, noto marchio di gioielli, ha fatto affiggere lungo tutta la metro della città meneghina.

Contrariamente alle attenzioni dell’azienda, la réclame è stata subito additata come sessista, e l’azienda ha quindi dovuto fare il mea culpa, anche sui canali social, ma per ben due volte. La prima volta l’azienda ha interpretato il tutto come un fraintendimento.

PANDORA Lovers, molte di voi hanno visto la nostra campagna Natale 2017 e le affissioni che coprono tutta l’Italia. Abbiamo notato però che il messaggio a volte è stato frainteso, per questo vogliamo raccontarvelo meglio.
Da sempre PANDORA ha a cuore le donne e quest’anno vuole aiutarle a trovare sotto l’albero il regalo perfetto.
Quante di noi a Natale hanno ricevuto qualcosa di non gradito? Questa iniziativa nasce proprio da una ricerca che ha evidenziato come la maggior parte delle donne a Natale riceva sempre il regalo sbagliato.
Auguriamo a tutte voi di ricevere proprio ciò che più desiderate.

Come fatto notare dai tantissimi commenti sotto il post social, le donne italiane avrebbero capito il focus della pubblicità. Il problema è che – appunto – non è proprio piaciuto. In un secondo comunicato, quindi, Pandora ha chiesto nuovamente scusa sottolineando le buone intenzioni del messaggio pubblicitario, specificando di aver strizzato l’occhio agli stereotipi proprio per irriderli e generare ilarità nelle clienti:

Ciao a tutte,
abbiamo continuato a leggere i vostri commenti relativi alla campagna di affissione nella metropolitana di Milano e ci teniamo a condividere con voi il nostro punto di vista. La nostra intenzione era quella di strizzare l’occhio ad alcuni stereotipi che tutte noi conosciamo in maniera ironica e giocosa, assolutamente non offensiva, con il desiderio di regalarvi un sorriso.
In realtà abbiamo visto che estrapolati dal loro contesto alcuni passaggi di questa comunicazione hanno generato interpretazioni opposte al nostro intento, quindi ci scusiamo con tutte coloro che si sono sentite toccate nella loro sensibilità.

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