Anche quest’anno la U.S. News & World Report Best Countries ha presentato al World Economic Forum di Davos la classifica dei paesi in cui si vive meglio.

E l’Italia? Per quanto riguarda la sola qualità della vita il Bel Paese non figura fra le prime dieci nazioni, ed è addirittura fuori dalla top 20, confermando dunque la 22esima posizione già fatta registrare lo scorso anno. E pensare che nel 2016 il nostro paese si trovava in 18esima posizione.

Al primo posto per l’indicatore “qualità della vita” troviamo il Canada, davanti a Danimarca, Svezia, Norvegia, Australia, Svizzera Finlandia, Olanda, Nuova Zelanda e Germania,

Considerando, invece, la classifica generale – che tiene conto anche di altri parametri come politica fiscale, lavoro, immigrazione, istruzione, sanità – l’Italia è in 15esima posizione. In questo caso un passo avanti rispetto allo scorso anno (16esima). Va però ricordato che, nel 2016, l’Italia nella classifica generale si trovava al 13esimo gradino.

Se è vero che l’Italia non ha rivali per quanto riguarda patrimonio artistico o influenza culturale, ci sono altri aspetti – come appunto la qualità della vita, ma anche la burocrazia e la credibilità dell’Italia istituzionale all’estero – che abbassano in maniera significativa il punteggio complessivo del Bel Paese.

Dunque, sempre per quanto concerne la classifica generale, la Svizzera consolida il primato e si mantiene al primo posto, seguita da Canada, Germania, Regno Unito e Giappone, Svezia, Australia, Stati Uniti, Francia e Olanda. Questa la Top Ten delle nazioni in cui il livello di vivibilità è maggiore, secondo la speciale classifica presentata al World Economic Forum di Davos.

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