Per i genitori che lavorano a tempo pieno sapere a chi lasciare i figli non è sempre semplice, perché spesso anche i nonni sono abbastanza giovani da lavorare ancora, oppure semplicemente vivono troppo distanti; per questo, molte famiglie devono per forza di cose rivolgersi a delle babysitter.

Ma quanto costa, in media, chiamare una persona che si occupi dei bambini? C’è da dire che, con la pandemia, i prezzi sono decisamente aumentati, e questo diventa estremamente chiaro se si guarda, ad esempio, al contesto americano, dove UrbanSitter, un sito cui le famiglie si rivolgono proprio per cercare aiuti nella cura dei bambini, ha stilato alcuni dati relativi allo scorso anno, sulla base delle richieste di oltre 10.000 famiglie che si sono rivolte al sito.

Le tariffe sono aumentate dell’11% dal 2020 (solo del 3,9% dal 2019 al 2020); una babysitter prende in media 20,57 dollari all’ora per un bambino, 23,25 per due. La città più cara è New York, dove la tariffa media è di  23,45 dollari per bambino, e quella meno cara San Antonio, con una media di 12,70 dollari all’ora.

Il 40% delle babysitter statunitensi guadagna tra 30 mila e 50 mila dollari all’anno.

Questa, lo ripetiamo, è la situazione negli USA, ma come stanno le cose nel nostro Paese?

Quanto guadagna in media una babysitter in Italia

Secondo il sito Babysits, in Italia la paga oraria di una babysitter nel 2022 è pari a 7,77 euro all’ora; ovviamente le tariffe cambiano anche in base all’esperienza della babyistter stessa, e per una babysitter a chiamata si può oscillare quindi da un minimo di 5 euro a un massimo di 10.

Il costo varia anche da città a città: per una babysitter a Milano, ad esempio, si spendono in media più di 8 euro, mentre a Roma il costo scende a 7,90 euro l’ora; 8 è la media in città come Bologna, Firenze, Torino, Genova, mentre nel Sud Italia le babysitter costano circa 7,50 euro l’ora. Secondo i dati più aggiornati di Babysits, le tariffe più alte sono a Milano e Firenze – 7,99 e 7,98 – la più bassa è a Bari, con 7,37 all’ora.

In generale, i prezzi medi 2022 per una babysitter a chiamata sono di 8,06 euro, in aumento rispetto agli anni 2017-2018, quando il costo si aggirava attorno ai 7,76 euro.

Come si calcola lo stipendio di una babysitter

Per fare un calcolo approssimativo di quanto possa costare a una famiglia una babysitter a chiamata occorre prendere in considerazione quelle che saranno le sue mansioni durante le ore lavorative, oltre ad altri fattori quali l’esperienza della babysitter stessa, il fatto che sia automunita, la sua età e il numero di bambini di cui dovrà occuparsi. Occorre tenere in considerazione se dovrà occuparsi di faccende domestiche, aiuto compiti, o eventualmente anche di animali domestici. Infine, molto dipende anche dall’orario della giornata in cui viene chiamata.

Il Contratto nazionale del lavoro domestico non prevede che la tariffa venga ritoccata in presenza di due minori accuditi, ma è considerato ragionevole chiedere un piccolo aumento, che generalmente oscilla tra il 10 e il 20% in più.

Con la pandemia: prezzi alla stelle

La situazione pandemica ha letteralmente stravolto moltissimi ambiti della nostra vita, compreso quello del caregiving, e rivoluzionato anche il mondo del babysitting, dove i prezzi sono aumentati in maniera esponenziale.

Per quali motivi? Prima di tutto, è cambiato il comparto, con il settore del babysitting serale diventate praticamente inesistente con le misure restrittive in atto, e una sempre crescente domanda per le ore mattutine e pomeridiane, con picchi particolari registrati durante lo smart working.

Un’analisi del Corriere della Sera ha evidenziato come nel 2021 il costo medio per una babysitter fosse di 8,30 euro l’ora, in netto aumento rispetto ai 7,6 euro orari di 2020 e 2019. Il sito Sitly.it ha visto crescere le proprie richieste del 14,5%, e gli iscritti del 10%, soprattutto tra i genitori nella fascia d’età 25-34 anni.

Altro aspetto da tenere presente è il pagamento di una babysitter occasionale: senza ricorrere al “nero”, infatti, oggi si usa il libretto di famiglia Inps, che permette alle famiglie di retribuire il lavoro domestico, l’assistenza e le lezioni private, una specie di prepagata che si può acquistare presso le filiali Inps o negli uffici postali.

Va detto che nel 2022 il Governo ha detto no alla proroga del bonus babysitter, di cui dunque i genitori non possono più godere.

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