La cervice, ovvero la parte più bassa dell’utero, è molto elastica ed è in grado di dilatarsi in modo notevole. Una caratteristica anatomica che permette la fuoriuscita del bambino durante il parto. Ma quanto si può dilatare esattamente?

Un video apparso su Instagram mostra i vari stadi di dilatazione della cervice, da 1 centimetro fino a 10 centimetri. La dilatazione massima è raggiunta dalla cervice nel momento del parto. In prossimità della nascita del bambino, la cervice si assottiglia e si allunga, dilatandosi sempre più in modo che il bambino possa venire alla luce.

Questa maturazione cervicale può iniziare giorni o addirittura settimane prima del parto. Il processo di dilatazione è attentamente monitorato dal personale sanitario, perché indica la fase del travaglio in cui si trova la partoriente.

Il processo inizia con un aumento delle perdite vaginali o anche di muco. Quando la cervice raggiungerà i fatidici 10 centimetri e si inizieranno ad avvertire contrazioni regolari e dolorose, il corpo è pronto per il parto. La cosiddetta “fase attiva” del travaglio inizia però un po’ prima, quando la cervice si dilata di 6 cm. In questa fase, le contrazioni iniziano a diventare più lunghe, più forti e più ravvicinate.

Dall’inizio della fase attiva del travaglio, la cervice comincerà ad allargarsi progressivamente con ritmo regolare. Non esiste una regola scientifica che definisca con precisione la velocità di questa dilazione. In generale la cervice potrebbe allargarsi di circa 0,5 cm all’ora fino a 0,7 cm all’ora. La velocità è ridotta se si tratta della prima gravidanza in atto. Le madri che hanno già partorito in precedenza tendono a superare le fasi più velocemente durante il travaglio. Alcune donne possono “bloccarsi” a un certo punto per poi dilatarsi molto rapidamente.

C’è però una precisazione da fare: anche se la cervice della partoriente è completamente dilatata (10 cm), ciò non significa che il bambino verrà alla luce immediatamente. Il nascituro potrebbe sostare per un po’ lungo il canale del parto prima di iniziare a muoversi verso l’esterno.

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