Raimondo Todaro ha condiviso tramite un post su Instagram un commovente addio per ricordare Chiara, conosciuta durante un progetto per i bambini malati di leucemia.
La piccola Chiara non ce l’ha fatta. Raimondo Todaro aveva conosciuto la bambina durante il progetto del Comitato Maria Letizia Verga e si era subito affezionato. L’addio del ballerino è arrivato con parole dolcissime condivise su Instagram.
“Ciao Chiara, quando ho accettato il progetto del Comitato Verga l’ho fatto col cuore ma avevo una paura, una grande paura, quella di non rivedere più alcuni di voi“, ha scritto Raimondo nella didascalia, accompagnata da una bellissima foto con la piccola Chiara, i due intenti a eseguire qualche passo di danza.
“Sappi che quel giorno è stato molto più speciale per me che per te. Ti porterò sempre nel cuore”, ha concluso l’ex ballerino di Ballando con le Stelle nella sua toccante dedica.
Il progetto a cui aveva aderito Raimondo era davvero speciale: il ballerino ha portato il suo talento per la danza al Centro Maria Letizia Verga di Monza, dando lezioni di ballo online ai suoi piccoli pazienti (tra i 4 e i 17 anni). Lì ha conosciuto Chiara, che si trovava nel Centro Trapianti, malata di leucemia, ma con una grandissima passione per la danza che la malattia non le ha mai intaccato.
Durante gli incontri con la bambina il ballerino aveva imparato a conoscerla, era rimasto affascinato dalla sua forza e dalla voglia che aveva di ballare. Sebbene sapesse che far parte di quel progetto poteva significare non rivedere più alcuni dei piccoli pazienti, non ha potuto fare a meno di affezionarsi.
“Mi dicono che per i bambini partecipare al progetto di ballo è stato emozionante“, aveva detto Raimondo, come riporta la stampa. “Ma chi ha ricevuto più emozioni ed energia sono stato io“.
La danza ha unito e rafforzato i bambini durante il progetto, che nella vita stanno già rinunciando a tantissime cose per colpa della malattia. Con la pandemia in corso, inoltre, molte delle attività per i bambini erano state sospese.
Raimondo Todaro ha portato un po’ di allegria tra quelle mura e i piccoli pazienti lo hanno ricambiato con tantissime emozioni.
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