Recensione shock: "Il posto è incantevole, peccato per la cameriera nera in abiti d'epoca"

Discriminazione in un commento postato su TripAdvisor: se sei nera non puoi indossare gli abiti d'epoca ampezzani. Per il portale non c'è razzismo nel commento, poi ci ripensa e lo rimuove.

Il posto all’esterno è incantevole ma non ho apprezzato una persona di colore a servire con costume parzialmente ampezzano.

Queste parole cariche di discriminazione arrivano direttamente da una recensione su TripAdvisor, il portale web dedicato ai viaggi più famoso al mondo.

A scriverle è stato l’utente Fabio C. di La Spezia, nickname successivamente scopertosi essere per sua stessa ammissione del politico Fabio Cenerini (capogruppo della lista Toti in consiglio comunale a La Spezia).
Fulcro della polemica il ristorante El Brite de Larieto, un agriturismo poco lontano dal comune di Cortina d’Ampezzo.

L’uomo, recatosi nel ristorante a fine agosto 2017, non ha gradito che a servigli la cena fosse Suaila Sà, una ragazza di colore di ventisei anni originaria della Guinea Bissau ma residente da diversi anni a Verona. La giovane, come da etichetta per tutti gli altri camerieri del ristorante, pare indossasse un tipico costume d’epoca ampezzano.
Ma è proprio sull’abito che Fabio Cenerini ha avuto da ridire e non ha aspettato molto a recensire in modo negativo il ristorante.

Fonte: TripAdvisor

Un commento dalle sfumature razziali che i titolari dell’agriturismo hanno chiesto a TripAdvisor di rimuovere ma che il portale ha voluto mantenere, almeno fino al 30 agosto 2017.

Inizialmente la risposta di TripAdvisor alla segnalazione del commento è stata abbastanza sbrigativa e ha lasciato Giuliana, Ludovica e Riccardo Gaspari, titolari del locale, basiti e amareggiati:

A seguito della segnalazione, abbiamo completato la nostra indagine. La recensione rispetta le nostre linee guida. La nostra community è globale e multi culturale. Proprio perché si tratta di un contesto unico e diversificato, certi modi di dire, termini in gergo o frasi che possono essere considerate ingiuriose per qualcuno, possono non esserlo per altri. Dato che conforme alle nostre linee guida, la recensione rimarrà pubblicata.

Una decisione controversa che ha scatenato non poche polemiche sul web e che ha fatto tornare lo stesso TripAdvisor sui propri passi.

Dopo aver rivisto la nostra decisione iniziale, siamo giunti alla conclusione che la recensione non era conforme alle nostre linee guida ed è stata quindi rimossa.

Ha annunciato il portale mercoledì 30 agosto 2017 attraverso una nota poco dopo aver cancellato la recensione. Inoltre ha aggiunto:

Abbiamo un team dedicato il cui compito è quello di analizzare le recensioni segnalateci e che lavora duramente per far rispettare le linee guida in vigore. Per contenuti, come le recensioni, le decisioni vengono prese con lo scopo di rimanere equi e obiettivi. Attraverso ulteriori training lavoreremo per assicurarci che la nostra policy venga rispettata in maniera più scrupolosa in futuro.

Nonostante ciò, i titolare dell’agriturismo El Brite de Larieto hanno voluto condividere il loro pensiero sull’episodio attraverso un post sulla pagina ufficiale del locale:

Inoltre, a difendersi dalle accuse di razzismo è lo stesso Fabio Cenerini, intervistato dal Secolo XIX:

Non ho detto niente di razzista, è stato tutto travisato e forse quelli del ristorante hanno utilizzato il polverone di polemiche per farsi pubblicità.
Io vado anche in un ristorante marocchino e lì voglio trovare i marocchini e non gli italiani, per questo sarei considerato razzista contro gli italiani? Generalmente quando si va in Alto Adige o in Trentino o a Cortina ci si aspetta una donna “modello Heidi“.

Razzismo o no, è un caso controverso che, nonostante il finale, lascia l’amaro in bocca.

Purtroppo non è il primo nel suo genere e non fa altro che segnare una lunga estate di discriminazioni: come ricorda il Corriere del Veneto, nel mese di luglio 2017, una cliente aveva avuto da ridire perché la cameriera di un altro ristorante sempre di Cortina le aveva elencato i piatti tipici del luogo con un accento siculo. Senza dimenticare il caso più clamoroso e raccapricciante che ha avuto come protagonista un albergatore di Arosa, in Svizzera: l’uomo infatti pare abbia invitato i propri clienti ebrei a “farsi la doccia” prima di entrare in piscina.

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