Sembra una storia surreale quella accaduta alla scuola primaria “Telesio” di Reggio Calabria e raccontata dal Corriere.it dove la preside ha invitato un esorcista per parlare di alunni indemoniati. A sollevare il polverone è stata un’insegnante che, il 21 novembre scorso, entrando in classe e vedendo che un gruppo di bambini dai 9 agli 11 anni stavano invocando lo spirito di Charlie, un fantasma messicano, ha deciso di rivolgersi alla dirigente scolastica: i minori, infatti, erano alle prese con “Charlie Charlie Challenge”, diventato virale grazie a YouTube. C’è chi lo definisce un gioco satanico, chi invece un trucco da illusionisti amatoriali.

Il gioco è semplice: bastano un pezzo di carta, quattro quadranti e due matite incrociate. Si invoca Charlie e si pronunciano le seguenti frasi: “Charlie ci sei? Charlie vuoi giocare?”. A questo punto il fantasma dovrebbe far muovere le matite. Circostanza che ha spaventato la maestra la quale, scorgendo i suoi alunni disposti in cerchio, ha subito allertato la dirigente che, secondo il Corriere.it, avrebbe organizzato un incontro con un esorcista. Lei, adesso, si difende sostenendo di aver chiamato solo un “sacerdote esperto delle problematiche connesse alla dipendenza da web”.

In realtà l’incontro, a cui avrebbero preso parte 130 persone tra genitori e docenti, risale al 4 dicembre quando don Piero Catalano, esorcista, è stato invitato nella scuola primaria di Reggio Calabria insieme a Nunzio Di Stefano, un suo assistente: “La preside ci ha chiamati dicendo che una maestra era entrata in classe e aveva notato delle matite che si muovevano da sole. Ci ha chiesto consiglio su cosa fare e come comportarsi, così siamo andati a scuola e abbiamo parlato con le insegnanti e informato sui pericolo di questi riti satanici. Perché col diavolo non si scherza ha dichiarato Di Stefano al Corriere della Sera.

Anche un’insegnante della scuola primaria di Reggio Calabria ha confermato l’incontro con l’esorcista: secondo lei si è parlato esclusivamente di “satanismo, esorcismo, fattucchiere e maghi”. La preside, Marisa Maisano, continua a negare tutto.

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