In provincia di Reggio Emilia, precisamente a Scandiano, qualcuno si è divertito a profanare il santuario del Monte Evangelo. Al posto del Cristo sulla croce, è stata messa una bambola gonfiabile con la bocca tappata da del nastro adesivo.

Daniele Margini, ex calciatore dilettantistico, ha scoperto il tutto e ha immediatamente scattato una fotografia, postandola sul suo profilo facebook. “Ho deciso di fare un giro in bici e quando sono arrivato in cima stavo per voltare la bicicletta e tornare giù, ma ho notato qualcosa di strano su una croce  mi sono fermato, e ho visto una bambola gonfiabile con un nastro adesivo intorno alla bocca. Devo ammettere che mi sono fatto una bella risata perché ho pensato che fosse uno scherzo di qualcuno. Ho fatto un paio di foto e poi me ne sono andato.” ha raccontato l’uomo.

santuario-crocifissioneIn città però è scoppiata la polemica in quanto la vicenda ha causato grande sdegno urtando la sensibilità di molte persone, e non solo credenti: il gesto è stato visto dai più come uno scherzo di cattivo gusto. Mentre i carabinieri hanno aperto le indagini per scoprire chi ha commesso il gesto, il vescovo di Reggio Emilia, Monsignor Camisasca, ha commentato: Tre croci sul Monte Evangelo, una duplice evocazione  da dove la vista spazia sulla bellezza della natura che ancora rimane. Ma anche un luogo di ritrovo, per svago sacrosanto, per riposo. Anche luogo di bravate che nascono spesso nient’altro che da superficialità. Talvolta anche da una voglia di dissacrare che mette tristezza. Perché non conosce i più grandi alleati della nostra vita: Dio che parla sul monte; Cristo e la sua croce (vuota, perché è risorto); l’altra croce da cui ha perdonato il primo santo, il buon ladrone; il Vangelo. Chi aiuta a trattare i segni sacri come fossero segni del nulla svuota il cuore dell’uomo e aiuta la disgregazione delle comunità. Mi piacerebbe incontrare chi ha messo quella bambola gonfiabile, ma forse lui ha già capito”.

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