Robbie Williams: "Ho una malattia mentale che cerca di uccidermi"
Robbie William si è aperto sui suoi problemi mentali, dichiarando espressamente di aver rischiato più volte di morire.
Robbie William si è aperto sui suoi problemi mentali, dichiarando espressamente di aver rischiato più volte di morire.
La depressione è un male oscuro che non risparmia nessuno, e anche nel mondo delle celebrità abbiamo visto come essa abbia spesso dato epiloghi tragici alle vite di alcune delle stelle più note del mondo dello spettacolo, da Robin Williams e Chester Bennington.
Ma fra le star che hanno sofferto di depressione figura anche Robbie Williams, che ha parlato nel 2018 con il Sun, rivelando di essere stato molto vicino alla morte varie volte.
Fortunatamente e sfortunatamente sono incline a sabotare tutto – le sue dichiarazioni dell’epoca – Ho una malattia nella testa che mi vuole uccidere. A volte mi travolge, a volte è uno strumento del quale ho bisogno per salire sul palco. A volte vivo nella beatitudine ed è meraviglioso. Ma il più delle volte sono umano, con un’esperienza umana e cerco di affrontare le prove e le tribolazioni di ciò che accade tra le mie orecchie. Le cose che ho passato, sono stato vicino a… ‘Grazie a Dio, non è toccato a me’. Ci sono stato vicino davvero tante volte.
Una battaglia che dura da tutta la vita, un disturbo mentale che il cantante aveva già confermato a dicembre del 2017 e che va oltre la depressione. Robbie, che soffre anche di problemi di ansia, peso e paura del palco, teme per la sua stessa vita nei momenti in cui è lasciato solo dal suo staff.
Il cantante ha ricordato di aver affrontato il suo disagio mentale per la prima volta a 19 anni. Nella sua vita è caduto più volte in depressioni e dipendenze da alcol e droga; spesso è entrato e uscito da cliniche per seguire dei programmi di riabilitazione. Robbie Williams confessa che è stato a “24 ore dalla morte” nel 2009 a causa di un cocktail micidiale di droghe e pillole.
Nel settembre del 2017 l’interprete di Better Man è stato ricoverato in terapia intensiva per 7 giorni a causa un’anomalia al cervello, un’esperienza che ha commentato così: “passare dall’essere in tournée alla terapia intensiva. L’intera esperienza mi ha davvero terrorizzato. Avevo già affrontato l’oscurità prima, ma all’epoca avevo 23 anni, 27 e poi 32. Una volta che sei sul pianeta da 43 anni, ti rendi conto che, anche se hai tutto quello che puoi desiderare, non sei invincibile. A maggior ragione se hai 43 anni e due figli”.
Non è la prima volta che Robbie Williams parla così apertamente della morte e di quanto sia stato vicino a questa. La mancanza dovuta alla morte del suo amico George Michael è stata la scintilla per tornare su questo argomento e ha detto:
Abbiamo attraversato montagne russe molto simili e mi manca tantissimo, vorrei che fosse qua.(…) La sua scomparsa mi ha fatto riconsiderare il mio stile di vita.
Gli eccessi del passato lo hanno quasi ucciso, ma oggi sta lottando soprattutto per le figlie Theodora Rose, Charlton Valentine e Colette Josephine.
Ha consumato più divani che palestre inseguendo un telegatto. Da grande diventerà un giornalista, per il momento si diverte a scrivere sulle sue passioni: televisione, spettacoli, lifestyle, tech. Ama tutto ciò che è nazionalPOP...
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