L’edizione numero 78 del Festival di Venezia si è aperta ieri, 1° settembre, con la consegna del Leone d’Oro alla carriera per Roberto Benigni; un grande del nostro cinema, l’uomo capace di riportare l’Oscar come Miglior Film Straniero in Italia dopo dieci anni da Nuovo cinema Paradiso, di far amare Dante e la Divina Commedia anche ai meno appassionati e di strappare un sorriso senza mai cadere nel banale o nel volgare.

Un riconoscimento prestigioso, ricevuto dalle mani della regista Jane Champion che lo ha definito “necessario, in questo difficile momento per i registi e per le persone in tutto il mondo”, che Benigni ha voluto “cedere” alla compagna di una vita intera, Nicoletta Braschi, al suo fianco dal 1991. Le parole che l’attore ha riservato per la moglie sono da brividi.

Se mi concedete proprio qualche momento – chiede Roberto al pubblico – per dedicare poche parole a una persona che è nell’apice dei miei pensieri. La mia attrice prediletta, Nicoletta Braschi, alla quale non posso nemmeno dedicare questo premio perché è suo, questo premio è tuo, ti appartiene, lo sai, e quindi lo dedicherai tu a chi vorrai. Abbiamo fatto tutto insieme per 40 anni, produzioni, film, quanti film abbiamo fatto, che poi, come si fa a misurare il tempo in film? Anche se io conosco una sola maniera di misurare il tempo, con te e senza di te. Non te lo posso dedicare però possiamo fare così, ce lo possiamo dividere, io mi prendo la coda, per manifestare la mia gioia, e il resto è tuo.

Le ali, le ali soprattutto sono tue perché se qualche volta nel lavoro che ho fatto qualcosa ha preso il volo, è grazie a te, al tuo talento, al tuo mistero, al tuo fascino, la tua bellezza, quante cose ho imparato osservandoti recitare sul set, alla tua femminilità, al fatto di essere donna, ché le donne, si sa, hanno qualcosa che noi non comprendiamo. È tutto grazie alla tua luce, se qualcosa di buono e bello ho fatto nella mia vita è stato sempre attraversato dalla tua luce. Quanta luce emani! La prima volta che t’ho conosciuta emanavi talmente tanta luce che ho pensato che il nostro Signore, facendoti nascere, avesse voluto adornare il cielo di un altro Sole.

È stato proprio quello che si dice un amore a prima vista, anzi a ultima vista, anzi a eterna vista.

Non è la prima dedica che Benigni riserva alla moglie, con cui forma davvero una delle coppie inossidabili dello spettacolo, sia dal punto di vista personale che da quello professionale (anche se recentemente Nicoletta si è “separata” dal marito, aprendo una propria casa di produzione), ma certo anche queste sue parole sono una vera testimonianza di quanto il loro legame sia profondo e, come lui stesso ha tenuto a sottolineare, eterno.

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