La (straordinaria) storia di Rosa Parks che lottò per l'uguaglianza

Attivista negli Anni '50, diede vita a una protesta non violenta entrata nella storia degli Stati Uniti, fondamentale per mettere fine alla segregazione razziale della comunità afroamericana. Morì il 24 ottobre del 2005.

Il 24 ottobre del 2005 veniva a mancare Rosa Parks. Simbolo di coraggio e forza, negli Anni ’50 diede vita a una protesta non violenta entrata nella storia degli Stati Uniti, fondamentale per mettere fine alla segregazione razziale della comunità afroamericana dell’epoca.  Il gesto che la rese celebre – quel rifiuto netto di cedere il posto sull’autobus ad una donna bianca com’era uso durante gli anni della segregazione razziale – le costò l’arresto. Ma fu la spinta per cambiare le cose.

Non ero fisicamente stanca, ero stanca di cedere”. Commentò così, Rosa nella sua autobiografia, il gesto che quel primo dicembre del 1955 la rese famosa. Afroamericana, sarta di professione, Rosa quel giorno, stava ritornando a casa, a Montgomery, Alabama, dopo una giornata di duro lavoro. Nella vettura, non trovando altri posti liberi, occupò il primo sedile dietro all’area “riservata ai bianchi“, settore con sedute accessibili sia ai bianchi che ai neri con l’obbligo per i neri di cedere il posto qualora un bianco l’avesse richiesto.

Quando l’autista le chiese appunto di cedere il posto ad un altro passeggero, Rosa rifiutò. Il gesto le costò l’incarcerazione per condotta impropria e per aver violato le norme cittadine dell’epoca. Quella stessa notte, però, cinquanta leader della comunità afroamericana guidati da Martin Luther King, si riunirono per decidere come reagire all’accaduto. Per 381 giorni cominciò un vero e proprio boicottaggio dei mezzi pubblici, che rimasero fermi fino a quando non fu rimossa la legge che legalizzava la segregazione.

Rosa Parks venne licenziata e fu costretta a trasferirsi con la sua famiglia a Detroit. Tuttavia, il suo gesto non fu mai dimenticato e negli anni diventò una delle più celebri attiviste americane. A lei si deve la fondazione del Rosa and Raymond Parks Institute for Self Development, un centro che si occupava (e si occupa ancora oggi) di lottare per il miglioramento della condizione della comunità afroamericana nel Paese. Nel 1999 fu insignita della medaglia d’oro del Congresso, il massimo riconoscimento civile americano, per l’ impegno e il coraggio dimostrato.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!