Rosanna Rovere, chi è l’avvocata che ha rinunciato a difendere un femminicida

L'avvocata Rosanna Rovere rinuncia alla difesa di Giuseppe Forciniti, l'uomo che ha ucciso a coltellate la sua compagna e madre dei suoi figli, Aurelia Laurenti: "Non sono serena, dopo una vita spesa per difendere i diritti delle donne".

Ha rinunciato alla difesa, perché accettarla avrebbe significato mettersi contro tutto ciò per cui si è sempre battuta.

Incarico “incompatibile”: questa la decisione dell’avvocata Rosanna Rovere, già presidente dell’Ordine degli avvocati della provincia di Pordenone, che ha così rifiutato l’investitura da parte di Giuseppe Forciniti che, dopo aver ucciso a coltellate la compagna, si è costituito alla stazione dei Carabinieri di Riveredo in Piano, dove è avvenuto il fatto.

In un primo momento l’uomo aveva parlato di una colluttazione con un ladro, salvo poi confessare il femminicidio di Aurelia, la compagna, ritrovata dagli agenti riversa su un fianco, nella camera da letto, con evidenti ferite da arma da taglio.

Da sempre impegnata in prima linea nella difesa dei diritti delle donne, Rosanna Rovere è stata chiamata nella mattina del 26 novembre dalla Questura, perché indicata dall’indagato, Giuseppe Forciniti, come suo difensore di fiducia.

Non sono serena, non posso accettare l’incarico.

Queste le parole di Rovere all’ANSA

L’indagato mi conosceva e ha indicato me quando gli è stato chiesto chi dovesse patrocinare la sua difesa, ma non posso accettare l’incarico. In questi minuti si sta procedendo a indicare l’avvocato d’ufficio: io non posso assumere le difese di quest’uomo, dopo una vita e una carriera spese a promuovere la tutela dei diritti delle donne.

Una scelta di coerenza e di coscienza che lancia un messaggio chiaro all’indomani della Giornata per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne; Aurelia Laurenti, la vittima uccisa dal compagno proprio la notte del 25 novembre a Roveredo in Piano, va ad aggiungersi alle altre 91 donne uccise nei primi dieci mesi del 2020, che conferma il nerissimo trend di una donna uccisa ogni tre giorni.

32 anni, mamma di due bambini di 8 e 3 anni, dal 2013 Aurelia Laurenti viveva a Rovederedo con Giuseppe Forciniti, trentatreenne originario di Cosenza, che da compagno è diventato il suo assassino.

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