Un’ edizione  quella di quest’anno condotta da un duo oramai collaudato: Fabio Fazio e Luciana Littizzetto, rinnovata sia per la scelta di proporre due canzoni per artista, sia per la mancanza della bellissima/bellissime di turno, o come ha detto Luciana Littizzetto: “Invece delle solite due gnocche, mezza” riferendosi con la sua solita brillante ironia alla sua statura mignon. Le canzoni di questa prima serata sono sembrate piuttosto gradevoli. La votazione (50% televoto e 50% Giuria della Stampa del Festival) ha scelto quale delle due canzoni è restata in competizione. Si sono esibiti Marco Mengoni con “L’essenziale”, Raphael Gualazzi con “Sai (Ci basta un sogno)”, Daniele Silvestri con “A bocca chiusa”, Simona Molinari e Peter Cincotti con “La felicità”, Marta sui Tubi con “Vorrei”, Maria Nazionale con “E’ colpa mia” e Chiara Galiazzo con “Il futuro che sarà”.

Ma si sa, da anni Sanremo non è solo gara canora. 

Anche quest’anno c’è stato qualche momento imbarazzante. Lo scorso anno era toccato a Celentano con qualche fischio al suo immancabile monologo, ieri sera invece l’attesissimo momento di Maurizio Crozza è stato interrotto da urla, fischi, insulti. Il comico aveva appena cantato un brano ironico, “Formidable”, nelle vesti del leader del Pdl. Ma l’accoglienza di qualche spettatore del pubblico (a dire il vero pare si sia trattato di un paio di disturbatori di professione) è stata particolarmente violenta. Qualcuno ha urlato “Sei un pirla”, un altro “No politica”. E’ dovuto intervenire il conduttore Fabio Fazio per stemperare gli animi esulcerati e invitare Crozza, particolarmente provato ed imbarazzato, a proseguire la sua performance, per qualcuno un po’ sottotono (il Teatro Ariston è un palco difficile)  ma sempre ad altissimi livelli.

Crozza fa un quadro delle prossime politiche 2013. Battuta: «Chiunque governerà lo farà alleandosi con qualcuno che lo ha appena mandato a cagare». Ma riscaldare di nuovo la platea è difficile.  «La mia non è propaganda, è osservare la realtà», dice Crozza. Ma l’imbarazzo è alto, la salivazione è a zero, e infatti Fazio porta al comico una bottiglietta d’acqua. Superato l’inevitabile disagio, prosegue con la sua solita verve, anche se a qualcuno il suo intervento è parso un po’ lungo, ma riesce al termine ad ottenere un caloroso applauso.

Cuore fa rima con amore ed ecco un delicato intermezzo in cui Fabio Fazio presenta sul palco la coppia gay formata da Federico e Stefano che raccontano il loro amore lungo 11 anni e la decisione di sposarsi il prossimo 14 febbraio, San Valentino, a New York. L’ultima interruzione è stata dedicata al premio della città di Sanremo consegnato dal difensore del Torino Angelo Ogbonna ad un punto fermo del festival, Toto Cutugno, che si è esibito accompagnato dal coro dell’Armata Rossa nella sua celebre L’Italiano e Le notti di Mosca in russo. Una concessione alla tradizione sanremese ed i suoi personaggi storici, quest’anno assenti tra i Campioni in gara.

Ora attendiamo con trepidazione la seconda serata.

Si esibiranno: Almamegretta, Annalisa, Simone Cristicchi,  Elio e Le Storie Tese (sembra che il loro brano verrà eseguito utilizzando una sola nota: il Do, ad eccezione di un’unica intrusa “Non avevamo tempo per preparare una canzone all’altezza di Sanremo” ha scherzato Elio “così abbiamo optato per una canzone monotona, che poi è diventata mononota”), Max Gazzè, Malika Ayane e i Modà. Verranno inoltre eseguite 4 delle 8 canzoni dei Giovani: la votazione sceglierà le 2 canzoni che rimarranno in competizione.

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