La piccola Sara Ammar, la bimba di 9 anni sequestrata dal padre egiziano nel gennaio 2010, è tornata in Italia. Con grande sollievo dei parenti e soprattutto della madre, Sandra Fardella, che in questi anni non si è mai arresa e si è è spesa con tutte le sue forze affinchè Sara potesse rimpatriare. E la notizia ora è ufficiale. Lo ha reso noto il Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni con queste parole:

La piccola Sara Ammar e sua madre, assistite dall’Ambasciatore d’Italia, sono finalmente arrivate in Italia. È il felice epilogo di una vicenda che il governo ha seguito con la massima attenzione e che ha visto la Farnesina lavorare intensamente per raggiungere questo risultato. Ringrazio le autorità egiziane per il loro impegno a tutti i livelli, che ha permesso l’esecuzione della sentenza che stabilisce che la custodia della figlia spetta alla madre.

Un esito, quello legato al possibile ritorno in Italia di Sara Ammar, assolutamente non scontato. La bambina, infatti, aveva solo 5 anni quando era stata prelevata da casa dal padre che l’aveva portata in Egitto nel 2010. Dal 09 gennaio di quell’anno, però, Sara era diventata irreperibile e tutte le ricerche avevano dato esito vano.

La madre, disperata, aveva deciso a sua volta di trasferirsi in Egitto per contribuire al ritrovamento della figlia senza mai smettere di lanciare pubblicamente numerosi appelli d’aiuto. In capo al padre pendeva, infatti, un’ordinanza di custodia cautelare e un mandato di cattura internazionale per sottrazione di minore. Provvedimenti che, però, hanno tardato ad essere eseguiti.

A quattro anni dal rapimento della figlia, nel febbraio 2014, Sandra Fardella si era rivolta anche al Corriere della Sera con parole esasperate, che denunciavano una situazione di abbandono e di frustrazione:

Le autorità italiane ed egiziane mi prendono per i fondelli da quattro anni. Arrivo fino ad un certo punto e poi, quando si tratta di eseguire i provvedimenti, trovo un muro di gomma. È come se tutti volessero che io lasciassi perdere. Ma io non posso e non lo farò.

La forza e la determinazione della donna nei mesi scorsi erano riuscite a smuovere anche il Presidente della Repubblica. Il caso di Sara, infatti, nel maggio 2015 era stato oggetto di un intervento di Sergio Mattarella. E nelle ultime ore non sono mancate anche le dichiarazioni del Premier Renzi, che ha manifestato la propria felicità per la conclusione della delicata vicenda, nonchè gratitudine a nome del governo italiano per per la collaborazione dimostrata dalle autorità egiziane.  Queste le sue parole:

Vorrei veramente esprimere la mia gratitudine per l’impegno alle istituzioni del Cairo. Si è trattato di una vicenda complessa che è stata seguita a tutti i livelli e che conferma ancora di più l’eccellente collaborazione tra i due paesi. Questo ha consentito l’esecuzione della sentenza delle autorità egiziane, le quali hanno stabilito che la custodia della bambina spetti alla mamma italiana.

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